Corriere dell'Alto Adige

INSEGNIAMO AI NOSTRI RAGAZZI COME SI FANNO LE PULIZIE IN CASA

- Chiara Benelli,

Leggevo di uno studio secondo cui chi fa le pulizie domestiche avrebbe un’aspettativ­a di vita mediamente più alta. Per le donne, a questo punto, le cose si mettono davvero bene, mentre dovremmo dedurne che gli uomini, la cui minore longevità è stata già ampiamente accertata, continuano ad avere prospettiv­e molto meno rosee. La mia è una constatazi­one un po’ ironica per sottolinea­re come purtroppo i lavori di casa continuino a essere appannaggi­o delle donne, mentre gli uomini vanno volentieri al traino. Qualche settimana fa mia figlia si è trasferita a Bologna per iniziare l’università e ha preso una stanza in affitto in un appartamen­to nel quale vivono ragazze e ragazzi. Da un rapido giro delle stanze si intuiva subito chi fosse in grado di riordinare un armadio e una scrivania, magari dando una spolverata al pavimento, e chi invece no. Oltretutto, la cucina e gli altri spazi comuni erano tappezzati di bigliettin­i minacciosi, dai quali si capiva che a farsi carico delle pulizie fossero puntualmen­te le inquiline. Ho avuto giusto il tempo di riprendere un treno, dopo aver salutato mia figlia, che ho ricevuto il primo messaggio: «Mamma, ho appena scoperto che Andrea non ha mai usato l’aspirapolv­ere Mi ha addirittur­a chiesto se per caso so come si accenda!». Certo, anche noi donne dovremmo farci un bell’esame di coscienza: abbiamo avuto decenni per stufarci del sessismo e delle stupide divisioni di genere della vita quotidiana, eppure abbiamo perseverat­o nell’errore, crescendo figli che, come i nostri padri e i nostri mariti, a venti o trent’anni non sono ancora in grado di prepararsi un piatto di pasta o, peggio ancora, pur sapendo come si fa ritengono non sia compito loro. Ecco, temo che se la media nazionale degli uomini abbia queste limitate capacità di sopravvive­nza, la ricerca riguardo le pulizie domestiche implichi davvero prospettiv­e molto poco rosee per loro.

Gentile signora Benelli,

Bisogna ammettere che tutte le sue consideraz­ioni sono sostanzial­mente esatte. Troppi giovani maschi sono davvero un disastro in tutto quanti riguarda il tenere in ordine almeno una stanza, la propria, per non dire una casa o, se non altro, le sue parti comuni. Ci sono fortunatam­ente sempre più delle eccezioni. Ed il merito di queste eccezioni è delle madri e, a volte, anche delle sorelle, dalla grande capacità educativa. Donne che, sin da quando era piccolo, non hanno mai trattato il figlio o il fratello come una sorta di principino, a cui tutto è consentito e tutto è dovuto. Insomma, ancora una volta, la partita è in mano alle donne.

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