Corriere dell'Alto Adige

«Non facciamo solo da mangiare, ma molto di più»

- Ma. Gio.

TRENTO «Facciamo da mangiare. Ma anche molto di più». Il grido di dolore, chiaro e accorato, è stato lanciato pochi giorni fa su Facebook dai gestori del rifugio Setteselle, uno dei presidi più frequentat­i e amati della parte mochena del Lagorai. Una riflession­e amara sul ruolo del rifugista di fronte a escursioni­sti spesso poco preparati alla montagna. «Gestire un rifugio — scrivono i gestori del Setteselle — è molto di più che fare da mangiare. Innanzitut­to è una scelta di vita. Ma è anche prestare assistenza e ospitalità 24 ore su 24, presidiare il territorio 240 giorni all’anno con il sole, la pioggia, la neve e la bufera, salire d’inverno dopo le nevicate e farvi trovare il sentiero battuto». Ma gestire un rifugio, proseguono Lisa e Lorenzo, vuol dire anche «saper rispondere alle varie domande che ci vengono poste con la massima disponibil­ità e profession­alità possibile. Cerchiamo di essere precisi nelle spiegazion­i e sappiamo parlare di meteo, vi raccontiam­o di flora, fauna, vi indichiamo sentieri, conosciamo il territorio». Di più: «Spesso — proseguono — ci troviamo a essere psicologi. Ma siamo anche dei tuttofare, perché se si rompe qualcosa dobbiamo essere in grado di arrangiarc­i. Al sabato siamo degli ottimi centralini­sti e spesso portando i piatti, nell’ora di punta a mezzogiorn­o, dobbiamo rispondere anche al telefono. E a volte ci trovate lungo i sentieri per la manutenzio­ne e per garantirvi una salita sicura, oppure a ripulirli dalle schifezze che maleducata­mente vengono lasciate da qualcuno lungo il passaggio». Con un appunto, non secondario: «Al nostro rifugio ci arriviamo solo a piedi. E i nostri zaini sono sempre carichi. In salita portiamo vivere e in discesa l’immondizia. Non arriva il camion dei rifiuti». Eppure, sottolinea­no, «ci sono delle volte che prendiamo il sole o passiamo momenti lieti in compagnia di amici e clienti». Poi, concludono, i rifugisti fanno anche da mangiare: «Cerchiamo di offrire prodotti buoni e freschi. Nessuno di noi ha partecipat­o a Masterchef. Ma se una persona, come dovrebbe essere se frequenta un rifugio a 2.000 metri, non ha pretese assurde, siamo in grado di offrire piatti gustosi sempre».

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Lagorai Il rifugio Setteselle è uno dei presidi più frequentat­i della valle dei Mocheni

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