Rete elettrica, le sfide future di Edyna «Esportiamo la smart city nelle valli»
Parla il direttore generale Amort. Il progetto: dal 2019 sostituire tutti i contatori
BOLZANO Unificare entro cinque anni l’intera rete elettrica della provincia sui 20.000 volt, azzerando il differenziale di quella parte che ancora si attesta sui 16.000 volt (ex Aew Reti). Sostituire i 240.000 contatori gestiti dall’azienda in Alto Adige con quelli elettronici, come prescritto dall’Autorità nazionale per il gas e l’energia elettrica. E infine investire in ricerca e sviluppo, portando avanti progetti per l’energia green e smart. Sono questi i tre pilastri su cui poggerà l’attività di Edyna fino al 2021, che fino a quella data ha messo a bilancio 170 milioni per investimenti, per un totale di una trentina l’anno.
Nata nel 2016 dalla fusione di Aew Reti — la società di distribuzione di Aew — con Selnet, Edyna è una società controllata al 100% da Alperia, che a sua volta vede la Provincia autonoma come azionista di maggioranza al 54,45%, seguita dai Comuni di Bolzano e Merano (gli ex controllanti di Aew, che oggi detengono ciascuno il 21% di Alperia). La società gestisce 8.700 chilometri di rete elettrica in 105 dei 116 Comuni dell’Alto Adige, nonché 240.000 sul totale delle 330.000 utenze dell’intera provincia.
Ma la situazione è tutt’altro che stabile, dal momento che la gestione dell’energia in provincia di Bolzano è tuttora affare piuttosto complesso e lo scenario composito. Su 150 distributori di energia elettrica attivi a livello nazionale ( di cui il principale è Enel con il 90% del mercato e delle utenze), ben una cinquantina si trovano in provincia di Bolzano.
«In alcuni casi di tratta di distributori molto piccoli, che servono una manciata di utenze» spiega Luis Amort, direttore generale di Edyna. La società sta gradualmente acquistando i pacchetti die singoli distributori, ma si tratta di un lavoro lungo e frammentato. «Di recente abbiamo acquisito la rete di circa otto distributori della Valle Aurina, che servivano appena una ventina di utenze. Ora siamo in trattativa per l’acquisizione di altre 27 da un altro distributore di dimensioni analoghe» prosegue Amort. Così facendo l’idea è quella di garantire sempre maggiore organicità al settore, che — a causa dell’unificazione della rete gestita in precedenza da due diversi operatori, soffre anche della discrasia fra il livello di tensione fra l’infrastruttura che prima apparteneva a Aew Reti (16.000 V) e Selnet (20.000 V). «Entro i prossimi cinque anni verranno unificate al livello dei 20.000 V, consentendoci di garantire maggiore sicurezza e qualità al servizio» prosegue Amort. Un’importante sfida futura riguarda anche la sostituzione dei contatori dell’energia elettrica presenti in tutte le case con apparecchi elettronici, così come prescritto dall’Autorità nazionale in materia. In Italia sono 30 milioni, in Alto Adige 330.000. «A partire dal 2019 dovremo procede alla sostituzione dei 240.000 contatori da noi gestiti. Si tratta di un impegno importante, che richiederà un’adeguata programmazione» precisa Amort. Particolare attenzione Edyna la riserva però anche al settore R&S, in particolare per lo sviluppo di tecnologie energetiche smart e green. Con orgoglio Amort riferisce infatti che la società altoatesina «lavora insieme a 21 partner di 9 Paesi Ue al progetto SmartNet coordinato dalla società milanese Rse, che per tre anni studierà come ottimizzare
Sviluppo «Con il Politecnico di Torino studiamo nuovi sistemi di telecontrollo per la Val di Vizze»
lo stoccaggio in rete di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili». Edyna userà la cabina primaria delle utenze della Valle Aurina come campo di sperimentazione. Ma non mancano neppure progetti gestiti con Alperia, come lo sviluppo di sistemi di telecontrollo e telegestione per la «smart city» in Val di Vizze, in collaborazione con il Politecnico di Torino.