Corriere dell'Alto Adige

Autobrenne­ro Giovedì vertice con Gentiloni

Giovedì l’incontro con il premier. Allo studio una norma da votare nella legge di stabilità

- Fabbi

«La concession­e per l’A22 è tra le nostre priorità, lo diremo al presidente Gentiloni». Ad annunciarl­o, il deputato Svp, Daniel Alfreider: giovedì, a Roma, è previsto l’incontro fra una delegazion­e del partito e il capo del Governo.

BOLZANO «Chiudere la partita della concession­e per l’A22 è una delle nostre priorità e lo diremo chiarament­e al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni». Così il deputato della Südtiroler Volksparte­i Daniel Alfreider traccia i contorni dell’incontro che, salvo imprevisti dell’ultima ora, dovrebbe tenersi a Roma giovedì fra una delegazion­e del partito di raccolta e il capo del Governo. Alla guida del gruppo di altoatesin­i ci saranno il Landeshaup­tmann Arno Kompatsche­r e l’Obmann Philipp Achammer, mentre dalla parte del Governo non si esclude la presenza della sottosegre­taria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.

La Volksparte­i punta così a accelerare sull’accordo che prevede l’affidament­o della gestione trentennal­e dell’Autobrenne­ro a una società inhouse partecipat­a dagli enti locali, che dovrebbero esercitare il «controllo analogo» previsto dalla normativa europea. «Stiamo lavorando a una norma da introdurre nella legge di stabilità o da tradurre in atti amministra­tivi per stabilire le regole che già due anni fa sono state messe nero su bianco nel protocollo d’intesa siglato con il ministero delle Infrastrut­ture, con cui siamo costanteme­nte in contatto per definire gli aspetti tecnici della questione» prosegue Alfreider. Il problema tecnico riguarda il fatto che nel caso di una società in-house di norma il controllo spetta al soggetto che detiene la titolarità della concession­e, e quindi in questo caso allo Stato. Il fatto che il controllo venga demandato agli enti locali rappresent­erebbe un’eccezione che richiede una ulteriore specifica normativa, da inserire appunto nella legge di stabilità — che stabilisca in termini definitivi la configuraz­ione della futura società in-house secondo i desiderata dei soci locali — o da normare con atti amministra­tivi ad hoc. «Quello che ancora manca da risolvere lo risolverem­o sicurament­e con il ministro alle Infrastrut­ture Delrio. Per come stanno attualment­e le cose ritengo improbabil­e che non si riesca a trovare la soluzione in tempi brevi» precisa il senatore della Volksparte­i Karl Zeller. «I protocolli sono già firmati da tempo, la Commission­e europea ha dato il suo via libera e dunque occorrono solo norme legislativ­e che stabilisca­no una volta per tutte la situazione» prosegue Zeller.

Fra i timori che ostacolano la chiusura dell’accordo ci sarebbe anche il fatto che, qualora il progetto di gestione «autonomist­a» dell’infrastrut­tura riesca effettivam­ente a vede la luce, ciò potrebbe costituire un precedente anche per altre realtà autostrada­li italiane, che però non sarebbe nei fatti replicabil­e dal momento che solo nel caso del TrentinoAl­to Adige i titolari della concession­e sarebbero soggetti pubblici.

«Andare al muro contro muro in questo momento sarebbe controprod­ucente» sottolinea Alfreider. Eppure che chi giura che la Svp è pronta a mettere sul piatto il proprio voto alla legge di stabilità in cambio del via libera alla concession­e A22. D’altro canto c’è però chi vede la fine della legislatur­a alle porte. Se, come gli scenari più probabili delineano, si voterà in primavera, c’è tempo solo fino a dicembre prima dello scioglimen­to delle Camere. Una scadenza che però non inquieta Zeller. «Se non riusciremo a chiudere entro dicembre poco male, vorrà dire che andremo a primavera. In ogni caso la soluzione è vicina» precisa il senatore.

La Volksparte­i Alfreider: «Le regole sono già stabilite» Zeller: «Questione di mesi e chiudiamo»

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Congestion­e L’autostrada del Brennero durante una giornata di traffico intenso verso il lago di Garda

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