Corriere dell'Alto Adige

Arriva Van Wissem Anche Jarmush ama il suo liuto

L’evento Il musicista e compositor­e olandese arriva a Bolzano l’11 ottobre Invitato da Zappetti suonerà in un luogo di culto ancora sconosciut­o

- Boschi

Lo hanno paragonato a William Burroughs e Georg Baselitz, ha vinto un premio a Cannes nel 2013, ma non è uno scrittore né un pittore e nemmeno un regista o un attore. È un musicista, si chiama Jozef van Wissem e la sera di lunedì 11 dicembre si esibirà a Bolzano grazie a Vanja Zappetti.

«Lo inseguo da anni, da quando mi sono innamorato della sua musica dopo averlo ascoltato nella colonna sonora di Solo gli amanti sopravvivo­no di Jim Jarmusch, musiche che gli hanno fatto vincere lo specifico premio al Festival del cinema di Cannes del 2013. Arriverà a Bolzano per presentare il suo nuovo lavoro che uscirà il mese prossimo, ma un artista del genere merita una location all’altezza. Gliela abbiamo trovata grazie alla collaboraz­ione dell’Azienda di soggiorno di Bolano, sarà molto presumibil­mente un noto luogo di culto del centro».

Van Wissem, 55enne di Maastricht, città olandese di «acqua dolce», oltre vent’anni fa ha lasciato le antiche arcate del ponte di Sint Servaasbru­g per quelle più moderne e note di Brooklyn, ma non per questo ha dimenticat­o le radici europee. Il suo strumento è, infatti, il liuto rinascimen­tale e medievale che suona con tecnica classica e mentalità da terzo millennio. Questo gli ha permesso, non solo di creare colonne sonore per i film di Jarmusch, ma anche per il quadro: Gli ambasciato­ri di Holbein il Giovane (su commission­e della National Gallery di Londra) e persino per il videogame The Sims Medieval.

Come anticipato da Zappetti, il 10 novembre uscirà il suo sedicesimo album da solista: Nobody living can ever make me turn back, di cui al momento si conosce solo l’immagine di copertina e null’altro.

Apprezzato da pubblico e critica per il suo approccio punk e «destruttur­ato» alla musica barocca e allo strumensic­a to del liuto, oltre che per varie collaboraz­ioni tra cui quelle con Jim Jarmusch, van Wissem è rinomato per il suo approccio inusuale al liuto del Rinascimen­to ed al liuto barocco, probabilme­nte gli strumenti meno usuali nel mondo della mu- contempora­nea. Copia e incolla brani classici, inverte melodie, aggiunge pezzi elettronic­i ed infine registra il tutto creando un genere originale. Nonostante usi sottili manipolazi­oni elettronic­he del suono, è rimasto in larga parte fedele al timbro e alla risonanza particolar­i del liuto.

Van Wissem ha iniziato a essere conosciuto dal pubblico qualche anno fa grazie al suo approccio concettual­e radicale nel suonare il liuto del Rinascimen­to. Ha anche composto brani usando palindromi e strutture a specchio: la sua musica non segue la tradiziona­le progressio­ne lineare né sfocia in un climax, ma rimane sullo stesso livello di intensità. Chi risultasse spaventato da palindromi e «strutture a specchio» può tranquilli­zzarsi. Come dichiarato dallo stesso van Wissem a Fifteen questions: «Non credo sia importante capire come i pezzi vengano composti per poterli apprezzare, quello è solo per gli specialist­i. Ma non compongo solo per loro». Van Wissem ha lavorato con artisti quali Maurizio Bianchi, James Blackshaw, Tetuzi Akiyama e Gary Lucas. Il concerto sarà a ingresso libero.

 ??  ?? Jozef Van Wissem in concerto. Il 10 novembre uscirà il suo sedicesimo album: Nobody living can ever make me turn back, di cui al momento si conosce solo l’immagine di copertina
Jozef Van Wissem in concerto. Il 10 novembre uscirà il suo sedicesimo album: Nobody living can ever make me turn back, di cui al momento si conosce solo l’immagine di copertina
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