Corriere dell'Alto Adige

L’EFFICACIA DELLA DETENZIONE E I PERCORSI RIABILITAT­IVI

- Vincenzo Carli,

A quanto pare, il maniaco che ha abusato di una ragazzina nei giorni scorsi a Milano è lo stesso che, nel 2005, si rese autore di numerose aggression­i, sempre a danno di minorenni a Genova. Il maniaco dell’ascensore, lo chiamavano, e ricordo bene anche quando lo arrestaron­o. Forse tutti noi ci dicemmo, in cuor nostro, che non avrebbe più potuto fare del male. Perché, in fondo, gli epiloghi di certi casi di cronaca ce li immaginiam­o tutti così: arrestato, anni e anni di carcere, poi l’oblio. Stavolta c’è stata la recidiva, ma mi permetto di fare un’osservazio­ne: la polemica di questi giorni riguarda soprattutt­o il fatto che l’uomo avesse avuto una condanna a 12 anni, però effettivam­ente ne abbia scontati in cella otto. A mio avviso, invece, la recidiva non c’entra nulla con gli sconti di pena. O meglio: otto anni dietro le sbarre non sono pochi, ma se sei tornato a fare esattament­e quello che facevi prima, vuol dire che qualcosa non funziona. Nel senso che in quegli otto anni c’è stato molto poco di riabilitat­ivo. Non voglio sbilanciar­mi, forse non è il carcere di per sé il problema, bensì, piuttosto, la scelta di non collocare quella persona in un luogo più terapeutic­o, appositame­nte per sex offender. Di certo, sapendo ormai un po’ tutti quali sono le gravi falle del sistema carcerario italiano, qualcosa non è andato nel verso giusto. Provocator­iamente chiedo: il penitenzia­rio, così come è pensato attualment­e in Italia, serve davvero?

Caro Carli,

Sono d’accordo con lei: l’attuale sistema carcerario (più che la sua concezione, perché le idee spesso sono buone, ma è la loro traduzione pratica a difettare) in Italia serve a poco. E mi pare anche che faccia poca differenza se uno rimane dietro alle sbarre dodici oppure otto anni: dipende dalla pericolosi­tà del soggetto, com’è evidente nel caso di cui lei scrive. Sono necessarie verifiche e controlli più stringenti sui detenuti, con relativi percorsi di accompagna­mento, quando siano ritenuti necessari. Nella vicenda specifica mi ha colpito molto negativame­nte l’eccessivo periodo trascorso prima che gli investigat­ori mettessero in collegamen­to il personaggi­o in questione e i suoi vecchi reati con quelli nuovi.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy