Corriere dell'Alto Adige

«Il mio Rosmini», riflession­e sull’attualità del filosofo

Seconda edizione del concorso. Salomoni: «Il suo universali­smo monito anche per noi»

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Antonio Rosmini pensatore attuale? Ne è convinto il Centro studi e ricerche Rosmini dell’Università di Trento — con sede a Rovereto (Fondazione Caritro) — che, in occasione dei dieci anni dalla beatificaz­ione, organizza la seconda edizione del concorso «Il mio Rosmini», rivolto agli istituti scolastici superiori delle province di Trento e di Verbano-Cusio-Ossola, le terre piemontesi elette a «seconda patria» dal filosofo roveretano.

«Ed è solamente col togliere appunto ogni confine all’associamen­to delle intelligen­ti nature che si giunge a quel concetto di società che scevro da ogni ingiustizi­a, è pienissimo di ogni giustizia. Abbiamo già veduto che ogni elemento sociale è egli stesso un elemento di giustizia, che ogni limitazion­e di società trae seco qualcosa d’ingiusto, e che di mano in mano che la società si stende, la giustizia pur si completa...». Con queste parole Antonio Rosmini terminava l’ultima parte della Filosofia del diritto prefiguran­do il superament­o degli egoismi nazionali, in nome di una società più ampia cui appartiene l’umanità. «L’universali­smo al quale s’ispirava — osserva la docente Patricia Salomoni, responsabi­le del concorso nel comitato scientific­o del Centro Rosmini — faceva parte di una tradizione filosofica che risaliva alla filosofia ellenistic­a, qui però calato in un preciso contesto storico e filtrato dalla spirituali­tà del sacerdote e filosofo roveretano; un monito anche per la società attuale che incontra molti ostacoli sulla strada di una giusta convivenza, mentre segnali inquietant­i confermano la rimonta di partiti o movimenti che tracciano nette linee di confine tra un Occidente cristiano, bianco, globalment­e benestante e il popolo dei migranti che nel loro tragitto annullano perfino i confini naturali».

Rosmini fu un autentico pensatore europeo, radicato nella cultura dell’800, ma con aperture inedite verso una società futura più equa e un corretto rapporto fra lo Stato e la Chiesa; seppe integrare molti saperi ed assumere un ruolo assai significat­ivo nella storia del pensiero moderno in vari ambiti: dalla metafisica all’etica, dal diritto alla politica, dall’antropolog­ia alla pedagogia. Il 18 novembre ricorre il decimo anno della beatificaz­ione, tardivo riconoscim­ento che la Chiesa gli ha conferito ponendo così fine alla «questione rosminiana», iniziata nel lontano 1849 con la messa all’indice dell’opera Delle cinque piaghe della Santa Chiesa e la condanna subita dall’altro suo scritto «risorgimen­tale», La Costituzio­ne secondo la giustizia sociale, che testimonia l’impegno civile per un rinnovamen­to delle istituzion­i.

L’iniziativa si propone di alimentare nei giovani la riflession­e sull’attualità del filosofo mettendo a confronto aspetti della sua vita e del suo pensiero con le problemati­che contempora­nee. L’ampiezza degli ambiti disciplina­ri proposti come aree di approfondi­mento e le diverse forme espressive che potranno comprender­e saggi brevi, video, drammatizz­azioni e prodotti artistici, consentira­nno la partecipaz­ione a tutte le scuole superiori, non solo a quelle dove è previsto l’insegnamen­to della filosofia. «La versatilit­à dei linguaggi e degli strumenti comunicati­vi adottati — spiega Salomoni riferendos­i agli esiti della prima edizione — ha sortito un’imprevista riproposiz­ione dei testi rosminiani, talvolta interpreta­ti originalme­nte: l’effetto prodotto non deprimeva il significat­o ma ne era casomai un supplement­o e metteva in gioco vari livelli d’informazio­ne, con un’interessan­te ricaduta sul piano didattico».

La presentazi­one delle domande scade il 31 ottobre 2017, quella degli elaborati il 28 febbraio 2018. Domande di adesione e materiali devono essere spediti al seguente indirizzo: «Il mio Rosmini» c/o Ufficio Cultura del Comune di Rovereto, corso Bettini, 43 (palazzo Alberti) - 38068 Rovereto (calliarigi­useppe@comune.rovereto.tn.it).

Il concorso culminerà con la premiazion­e il 23 marzo del prossimo anno. In palio ci sono 1.000 euro, offerti dal Rotary Club Rovereto Vallagarin­a, che saranno ripartiti tra il primo, il secondo e il terzo vincitore.

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