«Cinema Archeologico» Al via oggi con 56 pellicole Focus sul Medio Oriente
Si riaccendono oggi gli schermi della Rassegna internazionale del cinema archeologico che, giunta alla sua ventottesima edizione, porta quest’anno a Rovereto ben 56 tra film e documentari provenienti da 17 nazioni diverse, grazie all’impegno congiunto di Fondazione Museo Civico, Comune e Provincia. «Avere 44 produzioni straniere e scegliere di doppiarle tutte — spiega il presidente della Fondazione Giovanni Laezza — comporta un notevole sforzo». «Ma — gli fa eco la vicesindaco Cristina Azzolini — lancia anche un messaggio importante e cioè che la cultura deve essere accessibile a tutti».
«In un’epoca di archeologia frantumata dalle guerre, dal terrorismo e dall’incuria è necessario recuperare il dibattito pubblico sulla storia, per ricostruire ponti tra società diverse, nello spazio e nel tempo» aggiunge il curatore della rassegna Dario Di Biasi, che sottolinea poi l’importanza delle conversazioni, ovvero dei dialoghi con registi e archeologici che seguono le proiezioni e servono a «rompere la solitudine dei ricercatori e gli stereotipi che circondano le relazioni internazionali dei nostri giorni».
Il focus quest’anno sarà sul Medio Oriente, con la presenza dell’ambasciatrice palestinese Mai Alkaila e degli esperti della Biblioteca di Alessandria d’Egitto Ahmed Mansour e Mohamed Soliman. I film in gara concorreranno infine al Premio Paolo Orsi, dedicato alla memoria dell’omonimo archeologo roveretano e assegnato da una giuria di esperti, e al Premio Città di Rovereto, che andrà invece alla produzione più gradita dal pubblico. L’apertura della rassegna è stata anche l’occasione per annunciare il rinnovo degli accordi triennali tra la Fondazione Museo Civico e la Provincia nell’ottica del rafforzamento della rete museale trentina, «perché — ha detto l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini — a prescindere dagli scenari politici futuri, questo territorio deve continuare a investire nella ricerca e nell’arricchimento formativo dei suoi cittadini».