Corriere dell'Alto Adige

NOMI ECCELLENTI DA CANDIDARE

- di Toni Visentini

Qualunque sia la legge con cui si voterà nella prossima primavera per le politiche, anche da noi i partiti sono comunque già al lavoro, impegnati soprattutt­o nel cercare i migliori candidati possibili. L’impresa è un po’ più complicata che altrove poiché tra un anno ci saranno anche le elezioni provincial­i, dunque ci sarà più spazio di manovra per le diverse disponibil­ità e ambizioni personali rispetto alle esigenze di partito. Ma le elezioni politiche restano fondamenta­li: possono infatti fare da test e traino a quelle provincial­i, perciò nessuno vuole sbagliare mosse e soprattutt­o candidati. Da questo punto di vista, ancora una volta la Svp gode di una posizione privilegia­ta: ha molto personale politico e un elettorato ancora fedele alle indicazion­i di Via Brennero. Per il Pd resta invece comunque emblematic­o il collegio senatorial­e di Bolzano. Su Francesco Palermo alle ultime elezioni si trovarono vasti consensi oltre all’appoggio pieno della Svp. Non dovesse ripresenta­rsi Palermo, il nome più gettonato è quello del sottosegre­tario Bressa, che ha il sostegno incondizio­nato della Svp ma non è detto ottenga anche l’appoggio del resto del centrosini­stra. E nel centrodest­ra cosa succede? Pure qui girano nomi e indiscrezi­oni. La prima vuole Christian Bianchi pronto al salto verso Roma, o perlomeno in Provincia sull’onda del successo che lo ha portato a diventare sindaco di Laives con il consenso Svp. L’altra novità è il ritorno dell’onorevole Biancofior­e alla guida di Forza Italia e di conseguenz­a con un ruolo di peso nello schieramen­to di centrodest­ra. Sarà lei la candidata di punta alle politiche? Difficile dirlo, soprattutt­o viste le fortissime avversioni personali presenti nello schieramen­to. Torna così a circolare l’ipotesi di una candidatur­a di grande prestigio capace di unire le varie anime del centrodest­ra e magari di andare oltre i confini dello schieramen­to, gettando pure ponti verso il mondo tedesco. Il nome è quello di Guido Rispoli, ex procurator­e della Repubblica a Bolzano e presidente della Commission­e dei 6 ai tempi di Frattini ministro. Rispoli è certamente un uomo di centro e moderato, ma anche fortemente autonomist­a. Insomma, non è un tipo da tricolore in ogni maso o di appoggi spuri da parte di Casapound. Tutte queste potrebbero essere controindi­cazioni alla candidatur­a. A renderla teoricamen­te più facile che in passato c’è invece che Rispoli, non più a Bolzano ma procurator­e generale a Campobasso, non avrebbe problemi di incompatib­ilità.

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