Presidenza Autobrennero, Girardi lascia
Staffetta, subentra Olivieri. Nodo concessione, anticipato il vertice con Gentiloni
Sono pronti a porre sul piatto il voto alla legge di stabilità i parlamentari Svp e Patt che oggi incontreranno il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In cambio chiedono il via libera alla concessione in-house per l’A22. Intanto il presidente di A22 Andrea Girardi ha rassegnato le proprie dimissioni, aprendo la strada al suo attuale vice Luigi Olivieri. Il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi ha sottolineato che «ha svolto ottimamente il proprio compito».
BOLZANO Andrea Girardi ha lasciato la presidenza dell’Autobrennero. L’avvocato trentino ha rassegnato ieri le dimissioni dal vertice della società, aprendo così la strada per la possibile realizzazione della staffetta.
Al suo posto sulla poltrona più alta di A22 dovrebbe salire Luigi Olivieri, oggi membro del cda e del comitato esecutivo, anche lui avvocato, esponente di rilievo del Partito democratico ed ex deputato. Quest’oggi si svolgerà a Roma un vertice con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, a cui parteciperanno i parlamentari trentini e altoatesini ma anche l’amministratore delegato della società Walter Pardatscher, accompagnato proprio da Olivieri. Una sorta di investitura ufficiosa anche se, come detto, la staffetta prevede già il passaggio di testimone tra i due avvocati.
«Andrea Girardi ha svolto ottimamente il suo compito e per questo lo ringraziamo» sottolinea il presidente della Provincia Ugo Rossi, che definisce poi l’avvocato «persona seria, preparata, corretta e capace di lavorare in squadra». Il passaggio del testimone, secondo il governatore, non produrrà alcun intoppo o rallentamento: «Vi sono ampie garanzie professionali e umane — dice — Non vi sarà quindi alcun problema per la società, per la quale vi sarà continuità di obiettivi e di impegno».
Sul tavolo del confronto il rinnovo della concessione scaduta nel 2014. Il senatore Svp Karl Zeller ricorda di avere «i mezzi per fare pressione, non ultimo il nostro voto alla legge di stabilità. L’Ue si è detta favorevole all’operazione e dunque non vedo ostacoli per poter chiudere al più presto la trattativa. L’ultimo passaggio che ci manca è inserire un inciso nella legge di stabilità che sancisca le regole per la nuova concessione alla società in-house» conclude Zeller.
Sulle possibili ricadute dell’intesa di domani si sofferma anche il senatore del Patt Franco Panizza. «Potrebbe incidere sul nostro voto alla legge di stabilità» spiega il segretario delle Stelle alpine, sottolineando comunque la propria «fiducia» rispetto al rispetto del patto, «dato che finora il governo l’ha sempre rispettato». «Dobbiamo trovare un modo per risolvere i cavilli esistenti» spiega il senatore, il quale ribadisce che il rinnovo della concessione «è un obiettivo importante», una «sfida strategica non solo per gli investimenti ma anche per le politiche ambientali e dei trasporti».