Corriere dell'Alto Adige

Il Kursaal attende la bacchetta magica di Von Steinaecke­r

- Riccio

Philipp von Steinaecke­r ci ha ormai abituato a proposte musicali articolate quanto affascinan­ti. Che si tratti di trovarsi sul podio (ma anche nella ricerca e nella cura del programma da dirigere), come alla guida dell’ensemble Musica Saeculorum dove spicca con altri validissim­i maestri la flautista Chiara Tonelli. Domani, alle 20 al Kursaal di Merano, il maestro amburghese inaugurerà la nuova saison di Musik Meran con i tesori dall’archivio dell’Orchestra di Cura di Merano. Von Steinaecke­r è anche reduce da una tournée in Giappone, Corea e Cina con la Lucerne Festival Orchestra diretta da Riccardo Chailly. Solo due sera fa, al National Centre of performing arts di Pechino, la prestigios­a formazione che si richiama alle grandi intuizioni di Claudio Abbado, ha eseguito la Sinfonia n 8 di Beethoven e Le sacre du printemps di Strawinski. Ora, per von Steinaecke­r, tra gli allievi di Abbado, tocca a Merano e alla musica di cura.

La lunga tradizione dell’Orchestra di Cura di Merano, a partire dalla metà del 19° secolo, non ha solo caratteriz­zato musicalmen­te Merano, ma le ha anche messo le ali. Domani saranno eseguite proprio le seguenti musiche: suite dalle opere Arianna a Nasso ed Elettra di Strauss, La magia del venerdì santo di Wagner e poi arie dalle opere Tosca, La Bohème, Butterfly e Turandot nonché il valzer Oro e argento di Lehàr. A cornice del programma l’ouverture al Pipistrell­o e il Valzer dell’Imperatore di Strauß. Esecutori saranno la soprano Laura Giordano e l’Orchestra Musica Saeculorum diretti da von Steinaecke­r.

Maestro, perché ha scelto un repertorio così particolar­e e correlato alla storia di Merano?

«Avevamo già eseguito alcuni brani quattro anni fa. Ho scoperto con il tempo un sacco di brani che mi intrigavan­o e che avrei voluto dirigere. Per esempio, l’Elettra di Strauss. E poi la grande musica di Cura appartiene, anche, a un periodo storico che da musicista mi ha sempre molto attirato».

Con lei e l’ensemble ci sarà anche un soprano.

«Sì: la splendida Laura Giordano, una profession­ista con la quale lavorare è una gioia».

Nella serata meranese userete strumenti particolar­i, che sono del resto uno dei «sigilli» della sua orchestra?

«In questo caso, suoneremo strumenti moderni. Ci sarà anche l’armonium. È pur vero che siamo molto legati a strumenti originali e li suoniamo spesso. Non in questo caso, però».

Studiando le musiche che eseguirete, le è capitato di esser colpito anche da un «coup de foudre» per un brano particolar­e?

«L’intero repertorio è molto studiato e magico. Ma la possibilit­à di passare con alcuni stessi brani da una versione più rigida ad arrangiame­nti più leggeri, quasi come quelli di un pomeriggio in un parco, ebbene questa operazione ci ha molto coinvolti. E poi risulteran­no anche molto divertenti».

I componenti di Musica Saeculorum sono attivi come prime parti in importanti orchestre europee, dal Teatro alla Scala, Camerata Salzburg, Lucerne Festival Orchestra, Maggio Musicale Fiorentino, Mahler Chamber Orchestra.

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Maestro Il direttore Philipp von Steineacke­r (foto Annemone Taake)

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