SmartLab di Rovereto lo sforzo di milioni di donne» Il cammino delle musulmane
La sociologa ospite allo «Dietro le conquiste di figure note
«Altro enorme traguardo raggiunto dopo un lungo percorso, volto a intaccare il sistema patriarcale e patrilineare; il prossimo passo sarà rivedere la legge sull’eredità (attualmente i figli maschi ricevono il doppio delle figlie femmine). Con le sue varie riforme la Tunisia è sempre stata uno dei Paesi più progressisti e all’avanguardia del mondo musulmano».
Com’è la situazione invece nel suo Paese d’origine, l’Algeria?
«L’Algeria ha fatto dei passi indietro dopo aver ottenuto grandi cambiamenti. È un Paese a sé, con una situazione economica forte ma con dieci anni di guerra al terrorismo islamico alle spalle che l’ha indebolito. Fortunatamente ha una società civile in ricomposizione, in cui il 75 percento dei giovani ha meno di venticinque anni, è un paese giovane e dinamico, che non rispecchia la sua classe politica. Il pericolo oscurantista è stato superato, fatto non scontato dieci anni fa, si spera che le cose cambino in meglio».
Quanto è alto e resistente il soffitto di cristallo per le donne musulmane?
«Stiamo parlando di troppe situazioni diverse e di troppi fattori in gioco ma tutto dipenderà dagli strumenti che le donne avranno e potranno acquisire, in termini di istruzione, miglioramento delle condizioni di vita ma soprattutto di potere politico, economico e sociale. Il cammino delle donne musulmane è pieno di ostacoli come per tutte le altre, fortunatamente segnali ed esempi positivi ce ne sono molti, anche e soprattutto quelli invisibili: dietro le conquiste di donne simbolo mediaticamente esposte c’è lo sforzo di milioni di musulmane che ogni giorno combattono per i propri fondamentali diritti». ssere artista donna, ieri e oggi». Vivere d’arte, da donne e da artiste. Questo l’interessante argomento dell’incontro di oggi alle 18.30 a Palazzo Alberti Poja nell’ambito della mostra «Il coraggio del colore. Maria Stoffella Fendros - Rovereto, Venezia, Firenze, Atene», aperta al pubblico fino al 19 novembre. Saranno presenti le artiste Maria Stoffella Fendros ed Elisa Filomena, oltre a Brunamaria Dal Lago Veneri, firma del Corriere dell’Alto Adige e Corriere del Trentino, che ha scritto il saggio «Il femminile e l’arte» nel catalogo della mostra. A moderare l’incontro, la curatrice Micaela Vettori.
La mostra dedicata all’artista roveretana Maria Stoffella Fendros, a cura di Micaela Vettori e Paola Pizzamano, e organizzata dalla Fondazione Museo Civico, è il riconoscimento della versatilità e della profondità artistica e umana di una donna che ha fatto dell’arte la sua vita e che, contestualmente, ha portato la sua vita, ricca di luoghi, viaggi, incontri, esperienze e suggestioni, nella sua arte. La personale è allestita a Rovereto nel bellissimo Palazzo Alberti Poja, e vede protagoniste le opere che rappresentano tutto il percorso artistico di Maria Stoffella Fendros. Nel viaggio della sua vita di artista, Rovereto è una stazione di rilievo: è la città dove è nata, è sempre tornata e oggi vive. Ci sono poi altre città e località care all’artista — Venezia, Firenze e Atene — che vengono rappresentate nelle tele di Stoffella con il suo tocco particolare. Informazioni sul sito: www.fondazionemcr.it.