Negozi a porte chiuse, fumata nera
Le ultime richieste dei verdi irritano l’Svp. Caramaschi: ciascuno voti secondo coscienza
Accordo sempre più lontane sulle porte chiuse nei negozi. Ieri, un vertice tra sindaco e capogruppo Svp è finito con quest’ultimo, Sebastian Seehauser, andato via di fronte all’ennesima modifica agli emendamenti Svp richiesti dall’assessora Lorenzini. «Riscriveremo gli emendamenti» — afferma Seehauser, mentre il sindaco Caramaschi sottolinea che in Consiglio «si voterà secondo coscienza».
BOLZANO «Arrabbiato io? Di solito non fa parte del mio carattere». Scherza Sebastian Seehauser: eppure, c’è chi racconta che stavolta le staffe le abbia perse davvero. Il capogruppo dell’Svp in consiglio comunale, ieri, ha incontrato a quattr’occhi il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, per parlare di porte chiuse nei negozi: l’incontro, secondo quanto riportato dalla stessa assessora Maria Laura Lorenzini qualche ora prima, avrebbe dovuto coinvolgere l’intera maggioranza, tra cui anche la diretta interessata. Ma un «misunderstanding» sull’orario (in un primo momento l’incontro doveva essere alle 13, poi il sindaco lo ha spostato alle 12, ndr) ha fatto sì che, alla fine, si trovassero faccia a faccia solo sindaco e capogruppo Svp. Pochi minuti, sufficienti per sentirsi dire che, in merito alla tanto discussa ordinanza voluta dall’assessora verde, quest’ultima richiedeva nuove modifiche ai già (con fatica) modificati emendamenti presentati qualche giorno fa dal partito della Stella Alpina.
A questo punto Seehauser, che pare abbia già incontrato non poche difficoltà, finora, a mettere d’accordo i rappresentanti del suo partito con le richieste di Lorenzini, si sarebbe spazientito, mettendo fine all’incontro anche prima del previsto. «Sicuramente è un tema a cui non pensavamo di dovere dedicare tutto questo tempo — racconta dopo poco il capogruppo dell’Svp — Diciamo che abbiamo cercato di venirci incontro il più possibile, ma su certi aspetti le visioni è chiaro che siano diametralmente opposte». Tra gli aspetti a cui si riferisce Seehauser, in particolare, un periodo di sensibilizzazione che l’Svp vorrebbe concedere ai negozianti per abituarsi alle porte chiuse, senza sanzionarli fin da subito: un aspetto che, al contrario, pare proprio non contemplare Lorenzini, molto decisa sulla strada da intraprendere. «A questo punto — prosegue concludendo Seehauser — ci prendiamo del tempo per riscrivere gli emendamenti». Caramaschi da tempo sdrammatizza dicendo che «sarebbe il colmo che una giunta crollasse per una porta chiusa o aperta», ma ieri anche il primo cittadino, dopo l’incontro, aveva poca voglia di scherzare. «Se non si riesce ad arrivare alla discussione in consiglio con un parere unanime — ha affermato Caramaschi — ognuno, quando sarà il momento, voterà secondo coscienza». Per arrivare in consiglio, le tempistiche sono relativamente ristrette: si parla di una quindicina di giorni. Nel frattempo, la discussione verrà affrontata da una commissione congiunta — Ambiente e Attività Economiche, turismo e city marketing — anche questa con data da fissare.
In tema di risparmio energetico, giusto ieri mattina Lorenzini ha presentato il nuovo «Sportello Energia» del Comune, già attivo, con l’obiettivo di fornire informazioni sugli interventi di efficientamento energetico che si possono realizzare nell’ambito domestico e del proprio edificio.