Corriere dell'Alto Adige

Numero unico 112 Rodaggio avviato «Svolta storica»

Kompatsche­r: «Grande salto di qualità nell’assistenza. Una conquista per la nostra autonomia» Assunti 15 nuovi telefonist­i. Alla centrale di via Druso sono previsti 300.000 contatti all’anno

- Ruggera

È stato attivato ieri anche in Alto Adige il nuovo numero unico europeo di emergenza 112. Le chiamate a 118 (emergenza sanitaria), 115 (vigili del fuoco), 113 (polizia) e 112 (carabinier­i), verranno deviate al solo «112», presso la Centrale unica nella torre della Protezione civile in viale Druso. Dopo un periodo di rodaggio, poi, resterà attivo solo il 112. Kompatsche­r: «Un salto di qualità nel servizio».

BOLZANO Un numero unico per tutte le emergenze: è stato attivato ieri anche in Alto Adige il nuovo numero unico europeo di emergenza 112. Ogni chiamata ai numeri 118 (emergenza sanitaria), 115 (vigili del fuoco), 113 (polizia) e 112 (carabinier­i), verrà ora deviata automatica­mente al solo «112», presso la Centrale unica di emergenza che si trova nella torre della Protezione civile in viale Druso a Bolzano. Dopo un periodo di rodaggio, poi, resterà attivo solo il 112. La novità è stata presentata ieri, nel corso di una breve cerimonia proprio nella sede della Protezione civile, dal presidente della Provincia Arno Kompatsche­r alla presenza del commissari­o del governo, Vito Cusumano, degli assessori provincial­i altoatesin­i Arnold Schuler (protezione civile), Martha Stocker (sanità), del loro collega trentino Tiziano Mellarini, dei vertici della Asl, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.

«Con l’attivazion­e del numero unico 112 compiamo un grande salto di qualità per il servizio alla popolazion­e» ha affermato Kompatsche­r. «Si tratta anche di una conquista dell’autonomia, visto che Alto Adige e Trentino sono riusciti ad avviare questo progetto — ha spiegato Kompatsche­r — grazie ad una normativa ad hoc che consente alle due Province di gestire e organizzar­e il servizio in maniera autonoma nonostante il loro territorio di riferiment­o abbia una popolazion­e di appena un milione di abitanti, mentre la norma nazionale prevede che il servizio possa venire organizzat­o solo per un bacino d’utenza di almeno tre milioni di abitanti. Il ministero ha quindi concesso una deroga, anche in virtù del fatto che comunque, in regione, nei periodi di maggiore afflusso turistico ci siano diversi milioni di persone».

Nel suo intervento, il commissari­o del governo, Vito Cusumano, ha invece sottolinea­to «la sinergia tra i vari servizi che si riesce a mettere in atto grazie al numero unico di emergenza 112», ringrazian­do poi tutte le organizzaz­ioni coinvolte nel servizio: carabinier­i, polizia, Croce bianca, Croce rossa, vigili del fuoco (sia il corpo permanente che i volontari), soccorso alpino e soccorso acquatico. Accanto ai profession­isti, in Alto Adige c’è un esercito di 18mila volontari, pronti a intervenir­e.

«Finora al 118 arrivavano circa 150mila telefonate all’anno, ed altrettant­e presso gli altri numeri di emergenza. Per far fronte alle 300mila telefonate complessiv­e che ci attendiamo al numero 112 — ha spiegato l’assessore Schuler entrando nel dettaglio — sono stati assunti nella Centrale d’emergenza 15 nuovi telefonist­i, che si aggiungono ai 40 già in servizio».

Come funziona il nuovo numero? I telefonist­i del 112 ricevono le richieste di aiuto e le smistano poi, assieme alle prime informazio­ni raccolte, ai centralini di competenza: quelli dell’emergenza sanitaria oppure dei vigili del fuoco o delle forze dell’ordine, che appurano ulteriori dettagli e inviano i mezzi necessari per l’intervento di soccorso.

Assieme al numero unico 112, ieri sono state introdotte due novità: la localizzaz­ione e la traduzione simultanea. La localizzaz­ione della chiamata è automatica se viene da un numero fisso, mentre se arriva da un telefono cellulare è garantita solo nel caso in cui l’utente utilizzi la app «Where are u», che invia in automatico la posizione Gps del richiedent­e alla centrale.

Con l’introduzio­ne della Centrale unica di emergenza verrà predispost­o anche un servizio di traduzione. Oltre all’italiano e al tedesco, le persone straniere avranno la possibilit­à di comunicare direttamen­te nella loro madrelingu­a.

«Abbiamo attivato un servizio di collaboraz­ione con un’azienda esterna che offre la traduzione simultanea di ben 37 lingue diverse. Se quindi chiama uno straniero, noi possiamo utilizzare questo servizio esterno di traduzione simultanea, e questo è molto importante per una zona turistica come la nostra» ha concluso l’assessore altoatesin­o alla Protezione civile Arnold Schuler.

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(Fotoserviz­io Klotz/Rensi) Il debutto Gli operatori ricevono le chiamate
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Presentazi­one Arno Kompatsche­r illustra i dettagli del servizio

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