Polo bibliotecario, fondi ok
La Provincia perfeziona il mutuo. Tommasini ottimista: «Cantiere in primavera»
«Ora si entra nella fase finale e siamo fiduciosi, si tratta di un progetto strategico per la città». Così l’assessore Tommasini parla del polo bibliotecario. La giunta provinciale sblocca i fondi ma i tempi per la realizzazione del progetto rischiano di allungarsi lo stesso. Prima di partire con i lavori infatti occorre un nuovo via libera del Comune. Il progetto è stato leggermente modificato dalla società Condotte che si è aggiudicata l’appalto. Martedì la giunta ha approvato la delibera che autorizza l’Asse, Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico, a prelevare materialmente i fondi per la realizzazione del polo bibliotecario e anche per finanziare l’operazione di permuta — aree in cambio di alloggi per i militari — con il Ministero della difesa. Due i mutui per un totale di 200 milioni.
BOLZANO La giunta provinciale sblocca i fondi per il polo bibliotecario, ma i tempi per la realizzazione del progetto rischiano di allungarsi comunque. Prima di partire con i lavori, infatti, occorre un ulteriore via libera del Comune. Il progetto è stato leggermente modificato dalla società Condotte, che si è aggiudicata l’appalto. «Ora si entra nella fase finale e siamo fiduciosi, si tratta di un progetto strategico per la città» commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Christian Tommasini.
Martedì la giunta ha approvato la delibera che autorizza l’Asse, Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico, a prelevare materialmente i fondi per la realizzazione del polo bibliotecario e anche per finanziare l’operazione di permuta — aree in cambio di alloggi per i militari — con il Ministero della difesa. I due mutui — uno con la Cassa depositi e prestiti e uno con Intesa San Paolo per un totale di 200 milioni di cui 60 per il Polo— sono stati accesi lo scorso anno ma i fondi sono praticamente rimasti congelati. Ora è arrivato il via libera al prelevamento dei fondi necessari per il 2017. Un passaggio tecnico fondamesi mentale per far avanzare due operazioni strategiche.
«Per gli alloggi militari le procedure sono molto complesse perché è necessaria la collaborazione di Provincia e Ministero. Dunque procediamo per gradi. Per quanto riguarda il polo bibliotecario invece — spiega il capodipartimento, Paolo Montagner — i lavori dovrebbero partire nella primavera del 2018. Il termine per ricorrere contro l’assegnazione dell’appalto sono scaduti e non c’è stata alcuna impugnazione. Quindi possiamo andare avanti».
L’assenza di ricorsi renderà l’iter più celere, tuttavia ci sono ancora alcune autorizzazioni da sbloccare. In particolare serve un nuovo via libera del Comune.
«La società Condotte, che si è aggiudicata l’appalto integrato, ha operato qualche piccola modifica al progetto. Soprattutto — chiarisce il direttore della ripartizione edilizia Gustavo Mischì — per quanto riguarda gli interni e l’impiantistica. La cubatura complessiva e l’architettura esterna invece non hanno subito alcuna modifica. Comunque serve un nuovo parere dopodiché l’azienda vincitrice avrà tre di tempo per stilare il progetto definitivo. Una volta autorizzato quello si potrà partire. I fondi sono già stati sbloccati».
Gli uffici tecnici contano di partire con i lavori nella primavera del 2018. E già si lavora per ridurre l’impatto del cantiere. «L’idea — conclude Montagner — è creare un info point accanto alla scalinata con informazioni sul progetto. L’obiettivo è coinvolgere i ragazzi delle scuole d’arte che in futuro studieranno nella nuova biblioteca».
Montagner «Insieme agli studenti di design vogliamo creare pannelli informativi per ridurre l’impatto del cantiere»