Corriere dell'Alto Adige

Teatro Cristallo, lo Zecchino d’oro diventa una favola

Teatro Il musical debutta in anteprima nazionale domenica al Cristallo poi al S. Chiara Il regista Latagliata: «Abbiamo ideato cinque storie come una sorta di favola Disney»

- Massimilia­no Boschi

Lo «Zecchino d’oro» diventa “magico” per festeggiar­e i suoi sessant’anni e lo fa grazie all’Antoniano di Bologna, alla Fondazione Aida di Verona e al Centro Santa Chiara di Trento. Per celebrare degnamente l’importante anniversar­io del Festival Internazio­nale della Canzone del Bambino, è nato, infatti, «Il magico Zecchino d’oro»: un musical che debutterà in anteprima nazionale assoluta domenica prossima (ore 16.30) al Teatro Cristallo di Bolzano.

Un musical completame­nte nuovo che ruoterà attorno ad alcune delle più celebri canzoni dello Zecchino d’oro. La regia è affidata a Raffaele Latagliata che ci ha raccontato i dettagli e le ambizioni del progetto: «Per celebrare degnamente i sessant’anni di questa notissima manifestaz­ione — spiega — abbiamo pensato di realizzare qualcosa di inedito: uno spettacolo teatrale Lo Zecchino d’oro non si era mai cimentato in questo settore...».

Qual è stato il primo passo?

«Siamo partiti dall’idea di creare una drammaturg­ia originale, una sorta di favola Disney che avesse per colonna sonora le canzoni dello Zecchino d’oro, ma riarrangia­te e rappresent­ate. La sfida più grande è stata, quindi, quella di creare una drammaturg­ia che consentiss­e di integrare le canzoni nel plot narrativo. Insieme a Pino Costalunga abbiamo selezionat­o dieci canzoni, cinque storiche (una per decennio) e cinque più recenti (le ultime tre vincitrici del concorso e altre due) e attorno a queste abbiamo costruito una storia».

Quali sono le cinque “storiche” e che tipo di storia avete immaginato?

«Le cinque storiche sono: Il caffè della Peppina, Volevo un gatto nero, Il torero camomillo, Il Katalicamm­ello e L’omino della luna. Le abbiamo scelte per creare un trait d’union tra i bambini di oggi, che conoscono le canzoni più recenti, e i genitori, lavorando sull’effetto nostalgia nei confronti della colonna sonora della loro infanzia. Per quel che riguarda la storia, narriamo le vicende di Alice che ritrova nella sua cameretta uno zecchino d’oro caduto dalla luna a seguito di una lite tra la Strega obscura, che abita la parte buia del satellite terrestre, e l’Omino della luna. Con la scoperta dello zecchino, Alice inizia un viaggio avventuros­o insieme all’Omino della luna nel tentativo di sfuggire alle grinfie della Strega Obscura».

Uno zecchino d’oro dotato di particolar­i poteri...

«Esatto, è magico e ha la capacità di creare sogni in cui Alice finirà per incontrare i protagonis­ti delle canzoni selezionat­e».

Gli attori sono adulti o bambini?

«Gli interpreti sono tutti adulti. Sono sei attori-cantanti, tre interpreta­no Alice, la Strega e l’Omino della luna, mentre altri tre interprete­ranno i vari personaggi delle canzoni. Le scenografi­e sono di Andrea Coppi, i costumi di Antonia Munaretti con Nadia Simeonova, le coreografi­e di Elisa Cipriani e Luca Condello».

Come detto, quella del Teatro Cristallo è la prima di tre anteprime. La seconda andrà in scena a Novara, la terza, il 5 novembre, all’Auditorium Santa Chiara di Trento, mentre il debutto ufficiale è previsto per il 12 novembre all’Antoniano di Bologna.

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In scena Una della cinque storie che andranno in scena: Il caffè della Peppina, Volevo un gatto nero, Il torero camomillo, Il Katalicamm­ello e L’omino della luna

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