Educazione sentimentale a scuola «Rompiamo gli stereotipi negativi»
Il gruppo di Sinistra die Linke propone di inserire nei programmi scolastici, a livello provinciale, dei moduli sull’educazione sentimentale. «Parte essenziale di questo insegnamento — sottolineato i portavoce Luca Di Biasio (nella foto) e Roberto Schiavo — è la valorizzazione del fondamentale contributo che le donne hanno dato alla civilizzazione delle società, all’avanzamento del diritto e dei diritti, al miglioramento delle condizioni di vita della società. Fornire un altro modo di guardare alle donne è il primo passo per rompere gli stereotipi negativi». Secondo la proposta della Sinistra, l’obiettivo è quello di introdurre nelle scuole pacchetti già strutturati di circa 20 ore con associazioni — come la casa delle donne vittime di violenza di Merano — o con un team di sociologi e psicologi che si occupano di prevenzione contro le violenze di genere. Non solo: i corsi dovrebbero diventare obbligatori, essere rivolti alle singole classi e dovrebbero tenersi durante gli orari scolastici per assicurare la massima partecipazione. Inoltre, i corsi devono essere pagati dall’intendenza scolastica e non dalle singole scuole, pianificando anche alcuni corsi di aggiornamento sul tema dedicati agli insegnanti.
«Nella società gli stereotipi maschili e femminili invadono il quotidiano in ambito sia privato che pubblico — proseguono gli esponenti del gruppo — Se in alcuni casi, in ambito privato, viene svilito il ruolo della donna ed esasperato quello dell’uomo, la scuola ha il dovere di potere fornire gli strumenti per una lettura paritaria del genere. Il bullismo tra i ragazzi costituisce una sfaccettatura del problema che l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole vuole affrontare».