Merano recupera l’area Kolping
L’assessora Rohrer: tanti palazzi sotto tutela, sviluppo mirato
BOLZANO Recupero edilizio e urbanistica sono temi ai quali l’amministrazione meranese si sta dedicando con assiduità.
«C’è una sorta di obbligo morale per il Comune — ha detto l’assessora Madeleine Rohrer al riguardo — che deriva dal Piano urbanistico. Già nelle sue prime stesure e che prevedeva che venissero predisposti 25 piani di recupero per altrettante zone della città. Ora siamo in retta di arrivo con gli ultimi».
Ieri è stato presentato quello della zona così detta Kolping dal nome della struttura alberghiera ex Hotel Regina, che ha sede a Maia Alta in prossimità di piazza Fontana. Il piano di recupero adottato dalla giunta e che sarà presentato al pubblico il 24 ottobre alle 18 proprio nella sala conferenze Kolping, prevede che l’albergo possa essere ampliato con una nuova struttura per 4000 metri cubi «molto meno — hanno fatto osservare i tecnici del Comune — di quanto la legge provinciale permetterebbe e questo nel rispetto di una zona di particolare pregio». Si tratta d’interventi di carattere conservativo in quanto in zona Kolping, molti edifici sono posti sotto tutela. «L’intensa collaborazione con professionisti indipendenti — ha aggiunto Rohrer — garantirà che la nuova costruzione sia compatibile con le peculiarità della zona grazie anche all’intervento della Consulta sull’assetto urbanistico, che ha espresso il proprio parere favorevole al progetto di massimo proposto dalla Kolping».
Sempre in materia urbanistica la giunta ha deciso di modificare il Puc per sei diverse situazioni, alcune solo a titolo di regolarizzazione e sanatoria di situazioni già esistenti. Tra queste il passaggio a zona di interesse turistico, dell’hotel Terme prima classificata di attrezzature collettive e sotto la competenza della Provincia e ora tornata a quella comunale e una di particolare rilievo che riguarda i 2150 metri quadrati di parco di Villa Bethanien a Maia Alta. Il bellissimo parco con piante di pregio e secolari è stato passato, anche su richiesta della stessa proprietà, da zona di ampliamento a verde privato. Un’iniziativa in controtendenza rispetto ai molti casi in cui il verde viene sacrificato, che mira a conservare la struttura in armonia anche con il nostro Piano paesaggistico che già la annoverava tra i parchi da tutelare.
Piano urbanistico Tra le regolarizzazioni c’è anche la «zona di interesse turistico» per l’hotel Terme