Precipita per 150 metri nel dirupo Muore un sessantenne di Bassano
Monte Cola, Pietro Merlo stava seguendo i sentieri della guerra
TRENTO La valle offre allo sguardo un paesaggio affascinante ricco di piccoli laghetti e sentieri che ripercorrono le tappe della storia. La grande guerra, percorrendo la cresta in quota si incontrano tracce evidenti dei resti del conflitto mondiale. Un itinerario che ogni anno attira decine di escursionisti anche da fuori provincia, appassionati di storia e natura. Come Pietro Merlo, 65 anni, pensionato di Bassano, amante delle escursioni. Era partito dal Veneto di buon mattino insieme a due amici per un tuffo nel passato, sul Monte Cola, in Valsugana, nel gruppo del Lagorai. Insieme agli amici ieri aveva raggiunto la cima per visitare i camminamenti della grande guerra.
Poi nel primo pomeriggio i tre escursionisti avevano iniziato la discesa. Pietro era davanti a tutti, a passo veloce aveva anticipato gli amici. Poi all’improvviso è sparito. I compagni di escursione hanno pensato che Pietro fosse già arrivato alla malga, ma ad un tratto, scendendo hanno notato lungo la cresta i bastoncini dell’amico. Insospettiti, hanno iniziato a cercarlo lungo i canaloni sottostanti, ma di Pietro non c’era traccia.
A quel punto hanno proseguito fino a Malga Trenca, dove speravano d’incontralo. «Forse è sceso velocemente» hanno pensato con il cuore in gola. Ma Pietro Merlo alla malga, che si trova a 1.700 metri di quota e in questo periodo è chiusa, non c’era. A quel punto, sempre più spaventati, hanno allertato la centrale unica di emergenza, chiamando il 112.
L’allarme è stato immediato e il coordinatore dell’area operativa Trentino centrale del soccorso alpino, allertato dalla centrale unica, ha inviato sul posto delle squadre della zona Trentino centrale per le ricerche. Sono stati mobilitati subito anche i vigili del fuoco volontari della zona. Erano le 16.09 quando sono partite le ricerche con squadre da terra, nel frattempo sono intervenuti anche l’equipaggio dell’elicottero di Trentino Emergenza, che ha sorvolato dall’alto l’area montagnosa, e i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana. Proprio durante un sorvolo del mezzo aereo i soccorritori hanno notato il corpo dell’escursionista in fondo a un canalone, dove è precipitato facendo un volo di circa 100150 metri.
Pietro Merlo è stato probabilmente tradito dall’erba bagnata che in questo periodo dell’anno è particolarmente insidiosa. Forse si era fermato un attimo per ammirare il panorama e ha messo un piede in fallo, scivolando e precipitando nel dirupo. La salma è stata recuperata dal soccorso alpino. Disperati gli amici, a loro e ai carabinieri è spettato il compito di avvertire la famiglia.
In quota L’allarme è stato lanciato dagli amici che erano con lui