I tre Big Bang nel libro di Straffelini
La nascita dell’universo, la comparsa della vita sulla terra, seguita da quella dell’uomo dotato di libertà-razionalità-consapevolezza. Questi, secondo Giovanni Straffelini, professore al dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento, i tre Big Bang che hanno portato l’umanità a essere quella che è. «Ci sono però buone ragioni per ritenere che la comprensione dei tre Big Bang sia fuori dalla portata dell’uomo. La loro osservazione scientifica permette di ottenere rimandi ragionevoli verso l’esistenza di Dio, responsabile della creazione di tutto ciò che esiste». È questo il cuore di Uno e Trino. Dio, la Trinità, la scienza (Lindau, 2017) il nuovo libro di Straffelini che dopo L’anima e i confini dell’umano. Tra scienza fede e bioetica,e il Manifesto per scettici (ma non troppo) in cerca di Dio torna a interrogarsi sul possibile dialogo tra scienza e fede. Un libro «principalmente rivolto a chi ha già intrapreso un cammino di fede e ha almeno maturato la sensazione che l’esistenza di Dio sia possibile». L’obiettivo della riflessione è di «usare le attuali conoscenze scientifiche per mostrare come le luci che provengono dai Big Bang illuminino un’immagine della Trinità cristiana». Diviso in cinque capitoli, il volume approfondisce nel primo «la possibilità razionale di Dio» per poi rivolgersi alla figura di «Dio, creatore e Padre Onnipotente». Si prosegue con «il Figlio, mediatore della creazione», quindi «Il soffio dello spirito», e poi «Dio si è fatto come noi». «Per Giovanni Straffelini — si legge in copertina — la dimensione trinitaria della creazione dovrebbe essere doverosamente riabilitata proprio alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. Se è vero che la nozione di Trinità è destinata a rimanere inafferrabile per l’uomo, è altrettanto vero che è possibile attingere a frammenti di realtà per rappresentarla e apprezzarne la folgorante bellezza».