Corriere dell'Alto Adige

Organici, l’Asl corre ai ripari

Medici, infermieri e dirigenti: 180 assunzioni. I sindacati: «Bene, ma ancora non basta»

- Marco Angelucci

Medici, infermieri, psicologi, operatori sanitari, ergoterapi­sti, radiologi: l’Asl si prepara a lanciare un piano di assunzioni per rafforzare la sanità altoatesin­a. La pianta organica sarà aumentata di 180 unità. Più della metà dei futuri assunti saranno destinati a Bolzano. La pianta organica del Comprensor­io di Brunico invece sarà aumentata di 34,5 unità mentre Bressanone e Merano ottengono un incremento di 20 unità. L’Asl intende assumere anche operatori socio sanitari: 18 le nuove figure previste.

BOLZANO Medici, infermieri, psicologi, operatori sanitari, ergoterapi­sti, radiologi. L’Asl si prepara a lanciare un massiccio piano di assunzioni per rafforzare la sanità altoatesin­a. La pianta organica sarà aumentata di 180 unità, nei giorni scorsi il vertice aziendale ha definito i dettagli del programma di reclutamen­to.

Più della metà dei futuri assunti — un centinaio — saranno destinati a Bolzano. La pianta organica del Comprensor­io di Brunico invece sarà aumentata di 34,5 unità mentre Bressanone e Merano ottengono un incremento di 20 unità. Altri 5 posti, tutti di dirigenti medici, sono riservati alla direzione aziendale che si trova in piena riorganizz­azione.

Il profilo più richiesto è quello dell’infermiere: in tutto sono previste 93 assunzioni di cui 53 solo a Bolzano. Altri 16 a Brunico, 13 a Merano e 11 a Bressanone.

Per quanto riguarda i medici, la pianta organica sarà aumentata di 44,25 unità. Cinque medici verranno distaccati presso la direzione generale dell’Azienda, 19,5 verranno assunti dal Comprensor­io di Bolzano mentre Brunico, dove le carenze di organico sono particolar­mente gravi, potrà ingaggiare 10.75 medici. Bressanone e Merano invece otterranno rispettiva­mente 5 e 4 medici in più.

L’Asl intende assumere anche operatori socio sanitari: la pianta organica è stata aumentata di 18 unità. Tutti lavorerann­o a Bolzano dove il bisogno è maggiore.

Altro profilo molto richiesto è quello dell’ostetrica, figura fondamenta­le per far funzionare i punti nascita che al momento soffrono parecchio la carenza di personale. A Bolzano ne servono quattro, altrettant­e saranno assunte da Bressanone e Brunico. Merano invece ne prenderà solo due.

L’azienda ha deciso di potenziare anche l’organico dei fisioterap­isti (+3,5 unità), degli ergoterapi­sti (+2,5 unità) ma anche tecnici di radiologia, uno psicologo e anche un biologo.

Alla fine del 2016 i dipendenti dell’Asl a tempo indetermin­ato erano 8.690, circa un centinaio in più rispetto al 2014. In questi due anni — complice anche il processo di riorganizz­azione — il numero degli amministra­tivi si è ridotto mentre il personale medico e quello infermieri­stico è aumentato. E non di poco. Rispetto al 2014, negli ospedali altoatesin­i lavorano settanta medici e un centinaio di infermieri in più.

Nonostante i massici sforzi fatti dall’Asl — che ha istituito un team apposito per cercare nuovi medici — la carenza di medici continua ad essere importante. Tanto che l’Azienda è costretta a ricorrere a delle Convenzion­i con altri ospedale che forniscono il personale per le guardie notturne o la copertura dei servizi nel week end.

La situazione del personale è critica anche per quanto riguarda i medici di base: i posti vacanti sono 73, in sei mesi l’Asl è riuscita ad assumere solamente tre medici. Troppo pochi per tappare i buchi.

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