Business Forum Confindustria-Bdi Boccia: «Qui s’incontra l’Europa»
Boccia: posizioni comuni sul futuro. Giudiceandrea: siamo un modello di cooperazione
Si è aperto ieri il Business Forum altoatesino fra BdiBundesver band der Deutschen Industrie e Confindustria italiana. Un appuntamento che «si è trasformato negli anni da momento d’incontro a un processo di Bolzano» capace di produrre «documenti e posizioni comuni delle due confindustrie dei due Paesi più industriali d’Europa», ha affermato il presidente nazionale della delegazione italiana Vincenzo Boccia, che ieri ha aperto ieri i lavori: «Bolzano, cerniera di un’Europa che cresce». Il Forum proseguirà fino a stasera.
BOLZANO Un’Europa forte sui mercati internazionali è un’Europa che, pur procedendo a diverse velocità, viaggia compatta e mette in atto strategie comuni per lo sviluppo economico a livello globale. In questo senso il Business Forum altoatesino fra Bdi-Bundesverband der Deutschen Industrie e Confindustria italiana «si è trasformato negli anni da momento d’incontro a un processo di Bolzano» capace di produrre «documenti e posizioni comuni delle due confindustrie dei due Paesi più industriali d’Europa». Così il presidente nazionale della delegazione italiana Vincenzo Boccia ha aperto ieri i lavori del settimo «Workshop on industrial and external economic policies» che vede riuniti i protagonisti delle economie di Italia e Germania per elaborare strategie comuni di rafforzamento del mercato comunitario a livello globale e di «contribuire — ha aggiunto Boccia parafrasando l’economista e politico francese Jean Monnet — alle spiegazioni economiche dei grandi obiettivi politici dell’Europa».
È stata proprio la Francia il grande convitato di pietra del vertice di ieri, chiamata in causa anche dall’ex presidente (oggi vice) del Bdi Ulrich Grillo come «terzo interlocutore privilegiato, insieme a Germania e Italia, per delineare le strategie comunitarie sia a livello di mercati che sul piano politico». Grillo vede come «una buona idea quella di un’Europa a due o a più velocità, il che non significa lasciare indietro i più lenti bensì portarli avanti», pur confermando — in linea con i suoi colleghi italiani — di vedere «nell’Europa unita da un unico mercato interno e dotata di una infrastruttura digitalizzata integrata l’unica garanzia di competitività nei confronti degli Usa». Una lettura confermata anche dal padrone di casa, il presidente di Assoimprenditori Federico Giudiceandrea. Ribadendo il ruolo primario di Italia e Germania come potenze economiche a livello europeo, il numero uno degli industriali altoatesini ha sottolineato come «solo puntando sull’unità l’Europa può uscire dalla crisi che sta attraversando. In questo senso occorre puntare su ciò che ci unisce e Bolzano può fare da modello, lanciando un segnale di collaborazione fra realtà che speriamo la politica possa cogliere appieno». Un concetto ribadito anche da Boccia, che ha rimarcato il ruolo di Bolzano «come terra di cerniera e non come terra di confine, per un’Europa diversa. Noi qui vogliamo contribuire a questa visione unitaria con proposte e progetti dal punto di vista economico, che noi e la Bdi siamo pronti a mettere nero su bianco, tracciando il frutto dei tavoli tecnici e del tavolo plenario di questi due giorni». Un appello all’unità d’intenti è quello lanciato anche dal vice presidente di Confindustria Stefan Pan.
«I gruppi di lavoro ragioneranno per due giorni su come rendere più forte l’Europa. Abbiamo solo il 7% della popolazione mondiale ma produciamo la metà del benessere mondiale. La sfida è un modello europeo con un forte stato sociale. Per farlo occorre un’economia forte. Per questo siamo a bolzano, che ha un ruolo primario in ciò» ha sottolineato Pan, che la espresso anche una visione molto chiara in relazione al futuro della Comunità: «L’Europa esiste solo se si sta tutti insieme, altrimenti ci trasformiamo in 28 entità-nane o peggio in 36 entità-plancton. La nostra sfida consiste nel far collaborare questi tre livelli, europeo, nazionale e regionale, che sono tre aspetti diversi di un unico corpo e devono lavorare insieme affinché tutti possano avere successo». Ecco perché, ha sottolineato Lisa Ferrarini, vicepresidente Confindustria per l’Europa, occorre «estrema determinazione, altrimenti anche il nostro Paese rischia di finire nella corrente anti europea».
Il vice presidente Pan «Il continente ha solo il 7% della popolazione ma produce metà del benessere globale» «Occorre puntare sui punti di forza che sono in grado di legarci La politica prenda esempio dal nostro incontro» «I livelli comunitari, nazionale e regionale sono tre aspetti diversi del medesimo corpo: stiamo insieme»