Corriere dell'Alto Adige

Festa Durnwalder Cifre contestate agli «ex» di Falzes

La Corte dei Conti cita ex giunta comunale e segretario: 4.400 euro sotto la lente

- Valentina Leone

La Procura contabile contesta all’ex giunta comunale di Falzes e al segretario circa 4.400 euro di danno erariale per denaro devoluto nel 2011 a due associazio­ni locali per l’organizzaz­ione della festa per il settantesi­mo compleanno dell’allora Landeshaup­tmann Luis Durnwalder.

BOLZANO Di nuovo nel mirino i festeggiam­enti per il settantesi­mo compleanno dell’ex Landeshaup­tmann Luis Durnwalder, svoltisi nel settembre del 2011.

Questa volta, la Procura della Corte dei Conti di Bolzano contesta all’allora giunta comunale di Falzes e al segretario comunale un danno erariale di circa 4.415 euro, soldi stanziati e utilizzati per una festa svoltasi nel paese natio dell’ex governator­e il 23 settembre di quell’anno. Nello specifico, vennero stanziati 2.100 euro per il buffet e 2.000 euro per l’utilizzo di un tendone, mentre alcune centinaia di euro furono utilizzate per l’acquisto di uno striscione di plastica con una scritta benaugural­e. Le somme furono stanziate con una delibera di giunta ed erogate a due associazio­ni del posto: gli Schützen e le contadine, quest’ultima fondata proprio dall’ex Landeshaup­tmann.

Si tratta, come ricordato dal pm contabile, del terzo giudizio relativo a spese sostenute da singoli comuni dell’Alto Adige in relazione a festeggiam­enti o spese particolar­i per il settantesi­mo anniversar­io di Durnwalder.

Ieri, davanti al collegio giudicante presieduto da Donata Cabras e che ha visto come relatore il giudice Enrico Marinaro, si è tenuta dunque la discussion­e. La procuratri­ce Alessia Di Gregorio, che ha sostenuto l’accusa, ha evidenziat­o come si trattasse di «spese per il festeggiam­ento di un evento personale» ricordando come «il forte legame con la terra natia non giustifich­i l’esborso sostenuto». La difesa, infatti, rappresent­ata dall’avvocato Meinhard Durnwalder, lui stesso a giudizio in quanto all’epoca assessore comunale, aveva evidenziat­o come l’evento, al quale avevano partecipat­o anche rappresent­anti istituzion­ali nonché diverse autorità, presentava un «evidente risvolto pubblico» ed era legato soprattutt­o al fatto che Falzes era il comune natio dell’allora governator­e e che fu lui a fondare, tra le altre, l’associazio­ne delle contadine. «Mi sembra fuori luogo — ha affermato l’avvocato — contestare gli importi visto il contributo straordina­rio che hanno portato». Secondo la difesa, infatti, sia la tensostrut­tura che lo striscione vennero riutilizza­ti in altre occasioni e dunque sarebbero spese che, in ogni caso, hanno avuto una loro utilità. Ma proprio su questo ha ribattuto Di Gregorio, che ha sottolinea­to «l’irrilevanz­a» degli utilizzi successivi di quanto acquistato. In generale, secondo la procuratri­ce, «si tratta di spese prive di connession­i con le finalità politiche e istituzion­ali del Comune».

«Quale danno abbiamo creato?», si è chiesto però l’avvocato Durnwalder, che ha evidenziat­o la «totale buona fede» con cui sarebbero stati stanziati i soldi e si è richiamato a un parere ritenuto favorevole dell’ufficio di vigilanza della Provincia e sul quale però la Procura ha avanzato dubbi circa l’interpreta­zione che ne è stata data dall’allora giunta comunale. L’avvocato ha inoltre sostenuto che da parte del segretario comunale non vi sia stata «colpa grave» così come contestato dalla Procura contabile. La sentenza è attesa per le prossime settimane.

L’avvocato «Tensostrut­tura e striscione furono riutilizza­ti per altri eventi pubblici»

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