Vaccini antinfluenzali Lunedì parte la campagna
Farmaci più efficaci, lunedì si parte. Raddoppia il personale sottoposto al trattamento
BOLZANO Partirà lunedì la vaccinazione antinfluenzale a livello provinciale: fino a venerdì 15 dicembre sarà possibile farsi vaccinare in tutto l’Alto Adige.
Il vaccino antinfluenzale utilizzato quest’anno, come spiegato ieri mattina dal direttore dell’Azienda Sanitaria, Thomas Schael, dalla direttrice del dipartimento prevenzione, Dagmar Regele, e da Martin Fischer, responsabile del progetto e collaboratore del Servizio igiene e sanità pubblica di Bolzano, sarà quadrivalente, con due ceppi A e due ceppi B. «È ancora più sicuro e mirato rispetto allo scorso anno — ha spiegato Fischer — La vaccinazione è gratuita per i gruppi a rischio, ma anche se non si appartiene ad un gruppo a rischio il costo del vaccino non supera i 10 euro. Vogliamo sottolineare, come facciamo oramai ogni anno, che vaccinarsi non è importante solo per la persona ma anche per le persone che gli stanno attorno».
A livello locale, i dati complessivi di vaccinazione non superano il 10%, tra gli over 65 si arriva al 38%: bene i numeri che riguardano gli operatori sanitari, passati da meno di 600 vaccinati nel 2014 agli oltre 1.100 del 2016. «Nell’ambito della prevenzione — ha concluso Fischer — l’aumento del tasso di vaccinazione è sempre un importante obiettivo da raggiungere ogni anno».
Saranno 11 i presidi dove, in tutta la provincia, l’azienda sanitaria erogherà la vaccinazione antinfluenzale.
«La contagiosità e le possibili gravi complicanze possono essere gravemente debilitanti e anche mortali in persone di ogni età — ha aggiunto Regele — ma prevalentemente nelle persone over 65 e persone di tutte le età affette da malattie croniche a carico del cuore, dei polmoni, dei reni o del metabolismo, nei malati di tumore». Come detto, i numeri che riguardano i vaccinati sono migliorati soprattutto tra gli operatori sanitari.
«Coloro che svolgono la propria attività in ambito sociale e che quindi hanno molti contatti con altre persone, sono più esposti al virus — ha sottolineato il direttore Thomas Schael — Secondo l’Oms è a rischio soprattutto il personale del Pronto soccorso e degli ospedali: confrontando tutte le categorie professionali, gli infermieri sono i più esposti a contrarre il virus. Per questo, come spesso facciamo negli ultimi anni, ci rivolgeremo anche ai collaboratori e alle collaboratrici sanitarie. Dobbiamo diventare consapevoli della responsabilità che abbiamo verso coloro che ci vengo- no affidati». Evitare il contagio non è semplice: persone che hanno a che fare con anziani, neonati e bambini piccoli o che sono in contatto con pazienti già affetti da malattie croniche devono prendere precauzioni speciali e farsi vaccinare.
Come annunciato dagli esperti, infine, il picco dell’influenza, quest’anno, è atteso tra gennaio e metà febbraio.