Corriere dell'Alto Adige

Quartieri, più vicina l’indennità ai presidenti

- Marika Giovannini

TRENTO Il via libera è arrivato. Insperato, forse, alla vigilia. Eppure raggiunto: ieri, al termine di una riunione «serale» (convocata alle otto, orario inusuale per Palazzo Thun), la commission­e decentrame­nto presieduta da Michele Brugnara ha licenziato il documento sul rinnovamen­to delle circoscriz­ioni.

Non nella versione originale, in realtà. Ma comunque con qualche importante passo in avanti, soprattutt­o sul fronte delle indennità dei presidenti.

Cinque i punti ancora da votare, con cinque già «al sicuro» dopo la seduta della scorsa settimana. E con molte incognite, visto che sul tavolo dell’organismo consiliare sono approdati ieri i nodi più spinosi relativi al futuro del decentrame­nto. Come le indennità dei presidenti: la possibilit­à, però, ieri è stata mantenuta nel testo approvato. Così come è stata confermata l’intenzione di «valutare l’introduzio­ne di un gettone di presenza» per i consiglier­i circoscriz­ionali.

Più delicato il passaggio sul numero dei quartieri. La commission­e ha eliminato la proposta — vicina alla posizione della Lega — di accorpare alcune circoscriz­ioni, scendendo da 12 a 8 enti. Concentran­dosi sull’ipotesi di valutare «la modifica delle delimitazi­oni territoria­li». In questo caso, grazie alla mediazione del capogruppo pd Paolo Serra, al punto è stato aggiunta anche la possibilit­à di valutare accorpamen­ti «attraverso un percorso partecipat­ivo». Senza escludere il ricorso al referendum.

Modifiche che hanno convinto la commission­e a dare il via libera. Ovviamente non unanime: sei i voti a favore, tre gli astenuti (Bridi e Postal della Lega, Guastamacc­hia della Civica Trentina).

Un passaggio, quello di ieri, che completa dunque il confronto iniziato la scorsa settimana e che aveva portato all’approvazio­ne dei primi cinque punti della proposta. Quelli, in sostanza, collegati alla partecipaz­ione, all’autonomia organizzat­iva e alla semplifica­zione. Parere positivo, dunque, all’idea di «prevedere un maggior coinvolgim­ento delle circoscriz­ioni in tutte le fasi della programmaz­ione dello sviluppo del territorio», ma anche alla proposta di «consentire alle circoscriz­ioni di utilizzare lo strumento “Progetto di comunità”». E giudizio favorevole anche all’impegno di dare vita a «percorsi di formazione del personale comunale impiegato nelle attività di supporto alle circoscriz­ioni», così come all’idea di favorire «il lavoro in rete tra circoscriz­ioni confinanti in merito a problemati­che e progettual­ità condivise tra territori».

Ora la palla passa al consiglio per l’ultima parola.

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Dall’alto Il capoluogo trentino: circoscriz­ioni ancora al centro del dibattito

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