«Noi», la spinta del governo
Boschi battezza il Techpark: «Modello vincente». Kompatscher: «Ora più competitivi»
«Qui al Noi Techpark si concretizza un modello vincente di green region». Così la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi dal palco del Black Monolith, l’edificio principale del complesso, alla cerimonia d’inaugurazione ufficiale della struttura. Tantissime le autorità presenti: «Per la prima volta — ha detto il Landeshauptmann, Kompatscher — c’è un luogo dove lavorano insieme i tre attori principali per far restare competitiva la nostra terra». Entusiasta anche il sindaco bolzanino Caramaschi: «Una svolta per il capoluogo».
BOLZANO «La grande sfida che coinvolge tutte le nostre città, le nostre realtà urbane, è quella di mantenere la propria “anima”, la propria identità, e al tempo stesso fare in modo che i cambiamenti migliorino innanzitutto la vita dei cittadini, diano loro benessere, assicurino loro qualità della vita. Se questa è la sfida, si può dire che non solo Bolzano, ma l’intero Alto Adige può essere un modello da seguire anche per le altre regioni».
Così la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi ha scattato ieri sera un’istantanea del territorio provinciale dal palco del Black Monolith, l’edificio principale del Noi Techpark, alla cerimonia d’inaugurazione ufficiale della struttura.
Alla manifestazione, evento strettamente riservato a 180 presenze rigorosamente selezionate, hanno preso parte non solo le principali autorità civili e militari della provincia, ma anche tutti gli attori, dai politici ai tecnici, che hanno contribuito alla realizzazione del parco tecnologico nel corso dell’ultimo decennio e oltre.
Proprio per marcare la collettività del «Noi» come prodotto di un percorso durato anni, a tutti e 180 gli ospiti della cerimonia è stato consegnato un paio di forbici con cui poi, al segnale del Landeshauptmann Arno Kompatscher, ciascuno ha potuto concretamente essere protagonista del tradizionale taglio del nastro che ha aperto ufficialmente i battenti della struttura.
Una realtà, ha ribadito ancora una volta ieri sera Kompatscher, «che avrà un ruolo fondamentale per cambiare l’Alto Adige e che fa parte di una strategia globale della Provincia per portare a un nuovo livello innovazione e ricerca». E ancora: «Per la prima volta — ha proseguito Kompatscher — c’è un luogo dove lavorano insieme i tre attori principali per far restare competitiva la nostra terra: imprese, centri di ricerca e università. Concentrati qui si rafforzano a vicenda, rafforzando tutto il sistema Alto Adige, sviluppandone il terridi torio e la gente che ci vive e lavora».
Ai rappresentanti di Bls — la presidentessa Helga Thaler Ausserhofer e il responsabile per il Noi, Ulrich Stofner — e di Idm — il presidente Hansi Pichler e il direttore del Development di Idm — è spettato il compito di ripercorrere la storia del Techpark sin dai suoi albori, prefigurando gli sviluppi futuri che l’area andrà ad assumere.
Sul ruolo per la collettività soprattutto bolzanina ha centrato l’attenzione il sindaco Renzo Caramaschi, che ha chiarito come il parco tecnologico sarà «il centro di un nuovo quartiere innovativo e propulsore di un rilancio per tutta la provincia».
Gli interventi delle autorità hanno concluso una serata che ha visto come protagonista il parco tecnologico in forma di racconto teatrale per la regia di Andrea Bernard, che ha messo in piedi uno show interattivo in bilico fra passato e futuro, che ha preso le mosse dalla storia industriale dell’area a partire dal 1937 e raccontata attraverso interviste trasmette da altoparlanti, scenografie e giochi di luce.
Dopo una prima parte interattiva gli ospiti hanno assistito a una performance centrata invece sul futuro dell’area, sullo spirito che ha animato la nascita e lo sviluppo del Noi Techpark, ovvero la «natura dell’innovazione».
Per questa sezione il regista ha scelto la figura di un bambino, che ha avuto il compito guidare il pubblico in un viaggio di scoperta attraverso le nuove tecnologie presenti nel parco e al concetto di unità — richiamato anche dal taglio del nastro collettivo — che produce sviluppo e evoluzione. All’interno della performance è stato anche proiettato il video girato con un drone, per mostrare al pubblico gli spazi del Noi Techpark ripresi dall’alto, nonché quali saranno le attività che i laboratori metteranno in piedi all’interno dell’area.
Al termine della cerimonia gli ospiti si sono spostati alla Noisteria, il ristorante del parco tecnologico, per brindare alle sorti della neonata struttura.
Caramaschi Questa struttura avrà un ruolo decisivo per il rilancio di Bolzano sud e dell’intera provincia