Max Giusti-Gru «Cattivissimo, ma non perfido»
L’artista: «La satira politica? Mancano i personaggi»
«Dico che sarò cattivissimo perché il personaggio di Gru, capo dei celeberrimi Minions, fa ormai parte di me, ma lo spettacolo sarà tagliente ma senza essere perfido». Max Giusti, presenta così il suo Cattivissimo Max che, venerdì sera (alle 21), inaugurerà al Teatro Cristallo di Bolzano la rassegna «In Scena» curata dallo stesso Cristallo in collaborazione con il Teatro Stabile.
Lo spettacolo vedrà sfilare personaggi notissimi dello «show business», non solo italiano, illuminati di una luce «particolare» che mostra anche le ombre, ma, come già precisato, sarà la comicità e non la cattiveria a farla da padrona. Giusti lo conferma a modo suo: «Come direbbe la mia versione di Lotito, sarò un cattivo sui Genesis». Però sul palco ci saranno gli U2 e non i Genesis...
«Sì, ci sarà Bono Vox ma soprattutto a Bolzano arriverà Elton John. Ci saranno anche molte altre sorprese che non voglio svelare. Ho rivisto lo spettacolo in chiave altoatesina, nella vecchia versione era prevista una prima parte dedicata a Roma che non credo che ai bolzanini interessi molto. Invece presenterò Terence Hill, non solo nella versione Don Matteo, e racconterò per la prima volta come ha reagito quando ha saputo che sarebbe stato sostituito come protagonista di
A un passo dal cielo».
La satira sulla televisione funziona meglio di quella «politica»?
«Sarà una satira su tutto il mondo dello spettacolo, parlerò di programmi come Uomini e donne ma anche dei rapper italiani. Per capirci, vorrei far notare che la generazione uscita dalla guerra cantava Rose rosse per te mentre quella del benessere diffuso si mostra dura e cattiva e canta canzoni arrabbiatissime. La satira politica ora funziona meno perché
mancano personalità facilmente riconoscibili». Berlusconi sembra resistere...
«Infatti, un paio di botte gliele tiro anche in questo spettacolo. Mi sembra giusto rendergli merito, su di lui ho campato tanto, così come molti miei colleghi, ma innanzitutto ho pensato a uno spettacolo che fosse molto divertente senza essere banale. Non volevo ridere dei fidanzati, del telefonino o del traffico, argomenti da cui la comicità ha pescato per vent’anni. Parlerò, invece, di come ballano le giovani generazioni e porterò in scena un sacerdote italo-africano... (E Giusti parte di slancio con un’omelia recitata con accento ugandese, nda)». Altri progetti?
«Oltre alla tournée di Cattivissimo Max proseguo con Boom, il gioco a squadre che conduco su Nove Tv e che sta andando benissimo. Una grande avventura che ha ringiovanito il mio pubblico, così mi sento molto più giovane anche io».
La tournée prevede la data di Reggio Calabria prima di quella di Bolzano. Qualcuno veramente cattivo lo abbiamo trovato. Chi organizza gli spostamenti?
«Sì, è vero, ma così potrò confrontare due pubblici teoricamente molto diversi. Comunque a Bolzano sono stato anche pochi giorni fa, ho amici altoatesini e sudtirolesi, tra cui il tennista Andreas Seppi, e due settimane fa ero a un matrimonio di amici a Brunico. Dell’Alto Adige non mi piacciono solo i paesaggi, ma anche l’incontro tra culture diverse».
Mi chiedo perché negli anni ’60 i giovani cantavano «Rose rosse» e ora amano il rap arrabbiato Vengo spesso in Alto Adige, bello non solo per i paesaggi ma per l’incontro di culture