Corriere dell'Alto Adige

Bimbo malato, vaccini «assolti» dagli specialist­i

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L’ L’Asl ribadisce la propria posizione sulla questione dei vaccini e in particolar­e sul caso che l’ha vista contrappos­ta all’attivista Reinhold Holzer.

L’Azienda sanitaria ha depositato le relazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) presso la Procura della Repubblica: «Entrambi i documenti attestano che il ricovero del bambino di 9 anni delle vicinanze di Merano all’ospedale di Verona non è stato una conseguenz­a della vaccinazio­ne — spiega una nota Asl — Holzer aveva dichiarato, nel corso di un incontro sulle vaccinazio­ni avvenuto il 19 settembre 2017 a San Martino in Passiria e successiva­mente anche tramite i mass-media, che un bambino di Merano era stato ricoverato presso l’ospedale di Verona a causa di gravi danni provocati da un vaccino».

L’Asl aveva preso posizione denunciand­o Holzer per «procurato allarme». Ora «entrambi i documenti richiesti alle due istituzion­i interpella­te sono stati elaborati in modo indipenden­te e confermano inequivoca­bilmente la posizione dall’Azienda».

L’Istituto Superiore di Sanità — spiega sempre l’Asl — dichiara che fra la data della vaccinazio­ne (11 agosto 2017) e la data di comparsa dei sintomi (4 settembre 2017) sia passato troppo tempo per poter parlare di una correlazio­ne: «L’Iss attesta inoltre un mancato nesso causale, perché la sindrome di Lyell del bambino, che ha portato al ricovero, si verifica solo in casi molto rari ed eventualme­nte subito dopo la somministr­azione del vaccino».

L’Aifa nella sua relazione conclude che la sindrome di Lyell che si è verificata nel bambino era dovuta alla sostanza attiva (Ibuprofene) contenuta nel medicinale: il bambino si trovava a casa propria quando gli è stato somministr­ato il farmaco.

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