Associazioni unite contro la riforma urbanistica
Dall’Avs ai protezionisti: troppe deroghe sulle tutele, fermiamo il consumo del territorio
BOLZANO Le associazioni alpinistiche e ambientaliste fanno fronte comune contro la bozza della legge urbanistica provinciale: occorre fermare il consumo di suolo.
«Nelle Linee guida e nelle premesse alla nuova legge si vuole dare del Sudtirolo un’immagine del territorio dove la salvaguardia ambientale sta al primo posto ma la verità è che nelle varie versioni del testo si sono recepite solo le osservazioni di chi cura interessi particolari — scrivono Dachverband, Avs, Associazione Biologi Alto Adige, Mountain Wilderness, Lia per Natura y Usanzes, Legambiente, Cai e Wwf — se ancora non è pronta la versione finale, chi ci sta lavorando? Perché le associazioni e i cittadini non possono partecipare? La mancanza di trasparenza si nota anche nel testo di legge che spesso demanda a delibere e regolamenti, che non sono ancora stati scritti e che quindi non possono essere analizzati. Allo stato attuale — prosegue la nota delle associazioni — non vediamo nel testo di legge sufficienti tutele del paesaggio e del territorio e auspichiamo che la versione finale accolga anche le nostre istanze. Le premesse di ampi principi sono degradate da continue eccezioni che favoriscono alcune categorie. Si dice che il suolo vergine non può più essere utilizzato e che lo sviluppo urbanistico dovrà essere solo sul costruito, poi si aggiungono eccezioni sul consumo per motivi economici o per le infrastrutture del settore agricolo. Mancano anche riferimenti forti sulla protezione del territorio dal punto di vista ecosistemico e della biodiversità».
Iter contestato L’elaborazione del testo vede limitata la partecipazione e manca di trasparenza