Cena alla Roccaforte Su sé e Berlusconi «Due buffoni, uno falso»
Una cena alla «Roccaforte trentina». Per Beppe Grillo, in trasferta a Trento per la prima del suo show «Fake», la serata si è conclusa con un momento conviviale assieme ai militanti dei 5 Stelle, nella pizzeria e ristorante in stile tirolese di piazza Garzetti.
Con lui una cinquantina di persone. Presenti Riccardo Fraccaro, deputato e collaboratore di Luigi Di Maio, Filippo Degasperi, consigliere provinciale trentino, il collega altoatesino Paul Köllensperger e tanti altri esponenti e attivisti. I 5 Stelle, che anche a livello regionale sono attraversati da divisioni e contrasti, si sono trovati assieme in un momento unitario. Attorno a quello che resta il leader e riferimento carismatico del movimento. Un leader che, stando ai rumors, sarebbe invogliato a ridurre l’impegno. Pesano forse la distanza con Davide Casaleggio, figlio del cofondatore Gianroberto e titolare della Casaleggio associati, il quale ha fondato l’associazione Rousseau (con la relativa piattaforma per il voto online) senza aprire al comico, e i dissidi a livello parlamentare tra il duo Di Maio-Di Battista, i cosiddetti «pragmatici», e Roberto Fico, considerato il riferimento dell’ala ortodossa. Grillo è salito a Trento in serata, arrivando attorno alle 19 nell’albergo l’Nh alle Albere. Si è svicolato rapidamente dai giornalisti che lo attendevano sparendo nella hall, ma ha fatto in tempo a dire «vomiterò tutto dopo in teatro». Non ha chiarito se il 28 ottobre sarà a Catania per la campagna per le elezioni siciliane — nelle quali una vittoria aiuterebbe il movimento per la corsa alle nazionali — sfidando Berlusconi che sarà lì anche lui quel giorno. «Due buffoni — ha però detto —. Uno dei due è falso bisogna vedere qual è». A Trento è salito in auto da Verona assieme a Giampaolo Polinelli, medico oculista e suo amico fidato. I due, entrambi genovesi, hanno pranzato all’Osteria da Ugo, a Verona, e poi sono saliti.