EMERI, L’ULTIMA BATTAGLIA CONTRO IL «PARK FIUME»
All’interno degli storici locali del Partito socialista in via Roma, la figura di Claudio Emeri aleggia spesso, assieme a quella di Claudio Nolet e Beppino Sfondrini. Andava orgoglioso di aver fondato il Teatro Stabile e aver creato le premesse per realizzare il nuovo teatro di piazza Verdi. Sorridendo, raccontava che non fu cosa semplice, «perché la Volkspartei si metteva sempre di traverso». Una persona davvero di spessore, che tanto ha fatto per la nostra comunità. L’ultima volta che lo vidi, un paio di anni fa, voleva convincermi, in qualità di consigliere comunale, che a suo avviso dovevo oppormi al progetto del garage interrato lungo il Talvera, che «il park Fiume era un rischio, dato che andavano mantenuti gli argini del fiume a protezione della città». Nonostante l’avanzata età (aveva più di novant’anni) era ancora loquace, affabile e persuasivo. Credo che ci mancherà. Claudio Della Ratta, Consigliere comunale Psi-Pd, BOLZANO
Caro consigliere Della Ratta,
Una delle ragioni per cui ho stimato e voluto bene a Claudio Emeri esula dalla politica. Il fatto è che lui e la moglie Andreina sono riusciti a tirare su figli magnifici e impegnati. Non mi pare poco, soprattutto per chi è riuscito a dedicare gran parte della sua vita alla professione e alla politica. Del valore di Emeri come politico hanno già parlato molti. Miei altri ricordi di lui sono legati a Roma per le cui strade e le cui piazze era Cicerone eccelso, con il suo vitalismo contagioso.