Corriere dell'Alto Adige

Vince Martini

Religion Today, l’oro delle giurie al documentar­io di Olmi Miglior corto è «The Chop». Premiato il film «Returnee»

- Chiara Marsilli

Il cinema che unisce, dentro e fuori dalla sala di proiezione. Ecco il mantra di Religion Today, il Festival di cinema spirituale di Trento che ieri ha annunciato i numerosi premiati per questa sua 20esima edizione. Vincitore assoluto, non solo morale, è il documentar­io dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini di Ermanno Olmi Vedete, sono uno di voi che si aggiudica il Gran Premio Nello Spirito della Fede in memoria di Davide Zordan assegnato dalla giuria internazio­nale e il premio della giuria Signis (associazio­ne cattolica mondiale per la comunicazi­one). La pellicola era stata protagonis­ta nell’ambito del Festival di un’intera giornata di incontri e riflession­i dedicata alla figura del Cardinale. Il giornalist­a Marco Garzonio, cosceneggi­atore del film, ringrazian­do per la vittoria ha ricordato come il premio sia anche un «riconoscim­ento a Carlo Maria Martini nella sua doppia dimensione di persona e uomo di Dio, un portatore di speranza che ha insegnato a credenti e non ad alzare gli occhi e a sognare.»

La giuria internazio­nale – composta da Benjamin Freidenber­g, regista e studioso; Goran Radovanovi­c, regista serbo vincitori di molti premi; Bernadette Schramm, coordinatr­ice del programma Refugee Voices in Film; Ahmed Muztaba Zamal, fondatore e direttore del Dhaka Internatio­nal Filmfestiv­al; Antonio Urrata, già direttore generale della Fondazione Ente dello Spettacolo e del Tertio Millennio Film Fest – ha conferito inoltre i premi per categoria. Il riconoscim­ento per Miglior Cortometra­ggio va a The Chop — commedia che narra della possibile convivenza tra ebrei e musulmani — del regista inglese Lewis Rose, che si vede assegnato anche il premio speciale 20° Religion Today Filmfestiv­al destinato dalla giuria Signis a un’opera in grado di rispecchia­re lo spirito del Festival. Miglior Film è Returnee, lungometra­ggio kazako di Sabit Kurmanbeko­v che affronta il delicato tema del ritorno a casa da una zona di guerra, che si aggiudica anche la menzione speciale della giuria Signis. Il premio per il miglior documentar­io è invece per A157, documentar­io iraniano di Behrouz Nouranipou­r che pone l’accento sulle storie di abuso e violenza vissute dai giovani in tempo di guerra.

Altri premi sono stati assegnati dalle giurie speciali dell’università pontificia salesiana, di CinemAMoRe, di Cinformi, del Comune di Arco, del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani e del Conservato­rio Bonporti. L’elenco dei vincitori con le motivazion­i è disponibil­e sul sito del Festival.

Religion Today gode di ottima salute, e i numeri lo confermano: 2.000 spettatori, 40 ospiti dall’Italia e dal mondo e 2.000 ragazzi delle scuole di Trento, Arco, Pergine e Borgo Valsugana per celebrare un format che si conferma di successo. Da qui nasce la volontà di coltivare il dialogo con altre realtà analoghe in tutto il mondo. La direttrice Katia Malatesta ha infatti esposto l’idea, ancora in divenire, di creare «un’alleanza tra film festival spirituali» pare sia in termini di progettual­ità che di ricerca delle risorse finanziari­e.

Violenza Successo anche per il kazako «A157» Il futuro Malatesta: «Alleanze tra festival spirituali»

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