Tariffa rifiuti Seab esclude ricorsi in città
Il caso della «Tari gonfiata»fa perdere il sonno ai dirigenti responsabili di molte amministrazioni comunali in tutta Italia. Ma a Bolzano, stando a quanto riferisce Seab, non c’è da attendersi la presentazione di ricorsi. Il motivo? «Dal gennaio 2013 — spiega la direttrice amministrativa della municipalizzata Verena Trockner — nel capoluogo è stata introdotta la nuova tariffa che tiene conto del numero di inquilini e degli svuotamenti, ma non più della superficie dell’alloggio».
Quest’ultimo è un particolare decisivo. Il caso è nato da un’interrogazione promossa da un giovane parlamentare di Cinquestelle, Giuseppe L’Abbate. Il suo comune, Polignano a Mare nel barese, nel suo regolamento per la Tari aveva applicato la quota variabile a tutte le pertinenze dell’utenza domestica, compresi box e cantine. In realtà, come ha da poco chiarito il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, si tratta di un’errata comprensione della legge, secondo la quale la Tari, per la parte variabile, va applicata soltanto all’abitazione e non anche alle pertinenze. Polignano non è un caso isolato: molte altre città hanno fatto lo stesso, e ora le associazioni dei consumatori minacciano ricorsi a catena. A Bolzano, però, la specificità del calcolo dovrebbe mettere al riparo Seab e Comune da sorprese.