Concessione A22, ok dalla Ragioneria Fravezzi: «Vicini al testo condiviso»
Il senatore: «Restiamo prudenti». Lunedì la versione definitiva, poi l’approdo in Aula
TRENTO «Stiamo arrivando a una formulazione tecnicogiuridica condivisa». Prudenza e ottimismo, con questo spirito Vittorio Fravezzi è ripartito ieri pomeriggio da Roma al termine di un’altra intensa giornata di trattative con i funzionari del Governo per la stesura dell’emendamento da apportare al decreto fiscale che deve definire la concessione in house dell’autostrada del Brennero. Un impegno che richiamerà nella Capitale già domani il senatore trentino il quale, insieme al collega del gruppo per le Autonomie Karl Zeller, potrebbe riuscire a chiudere la partita entro la giornata.
«Lunedì ci sarà il vaglio della commissione bilancio, tesoro e programmazione economica» spiega Fravezzi, convocato dagli uffici tra la sera di domani e la mattina di martedì. I due senatori si presenteranno al tavolo con un testo quasi definitivo, da smussare in relazione ad alcuni aspetti, e soprattutto forti dei pareri positivi della Ragioneria generale dello Stato, del ministero delle Infrastrutture, del dicastero dell’Economia e delle Finanze e della buona disposizione del dipartimento per le Politiche europee del Consiglio dei Ministri, inizialmente critico rispetto ai risvolti di diritto comunitario. «È stato individuato il percorso tecnico-giuridico per arrivare a un testo condiviso» chiarisce il senatore, evidenziando l’«ottima e reciproca disponibilità» con cui lui e Zeller hanno lavorato al fianco dei funzionari del Governo «che ci stanno dando una mano per trovare una soluzione». «Bisogna comunque essere prudenti — prosegue Fravezzi — Ma pare che questo lavoro preparatorio stia dando i primi frutti». Per raccoglierli potrebbe essere necessario attendere mercoledì e giovedì con il passaggio in Aula.
L’emendamento firmato Zeller, Berger, Panizza, Fravezzi e Lanièce introdurrebbe l’articolo 13 bis al testo, definendo le «disposizioni in materia di concessioni autostradali». Gli accordi avrebbero innanzitutto lo scopo di «promuovere la cooperazione istituzionale per lo sviluppo dei medesimi corridoi» e il coordinamento delle infrastrutture autostradali di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nella partita, oltre alla concessione in house per l’A22, sono infatti inserite anche quelle per l’A4 VeneziaTrieste, l’A28 Portogruaro-Pordenone e il raccordo Villesse-Gorizia.
L’emendamento prevede- rebbe la concessione trentennale stipulata tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le Regioni e gli enti locali che hanno sottoscritto i protocolli di intesa nel gennaio dello scorso anno e «che potranno avvalersi anche di società in house, esistenti o appositamente costituite» nel cui capitale, come noto, non dovranno però figurare privati. Le convenzioni per le concessioni dovranno inoltre prevedere che eventuali debiti delle società uscenti nonché il valore del subentro delle concessioni scadute «restano a carico dei concessionari subentranti».
Le risorse accantonate in regime di esenzione fiscale fino alla data di affidamento dovranno poi essere versate all’entrata del bilancio dello Stato da parte di Autobrennero entro 30 giorni dalla data dell’affidamento stesso. Risorse che successivamente il Mef trasferirà a Rfi, «senza alcuna compensazione a carico del subentrante». A ciò si aggiungano le quote annuali da accontare come previsto dalle norme.
Infine la società in house che avrà in gestione l’infrastruttura dovrà assicurare il versamento annuale di 70 milioni di euro.