Corriere dell'Alto Adige

SE LA POLITICA È FUORI DAL MONDO

- Di Toni Visentini

In poco tempo il consiglio provincial­e ha approvato all’unanimità due diverse mozioni, la prima sulle vaccinazio­ni e la seconda sul lavoro domenicale. Logica vuole che ci sia soddisfazi­one quando in politica si raggiunge un consenso generale.

Nei nostri esempi, purtroppo, non è così: le due votazioni segnano, piuttosto, altrettant­i punti bassi della politica, frutto di ipocrisia, cattiva ideologia o demagogia. Sono decisioni figlie della volontà di lisciare il pelo a gruppi fortemente organizzat­i che si fanno sentire. Il voto sostanzial­mente antigovern­ativo contro le vaccinazio­ni obbligator­ie, non a caso, è stato applaudito dagli scatenati no vax.

Il tutto senza tenere conto della nostra drammatica situazione sanitaria in fatto di vaccinazio­ni, ma dando corda a chi rifiuta ogni responsabi­lità sociale. Dicono di pensare solo alla salute dei propri figli, però mettono in pericolo quella degli altri bambini, soprattutt­o dei più deboli.

Sul lavoro domenicale il discorso è simile: il problema si pone da tempo per i negozi, con l’avversione dei sindacati di categoria e della Chiesa, in nome della sacralità del giorno festivo e del diritto al riposo.

Tutto vero e molto bello, ma si parla di un mondo che non esiste da un bel po’ di tempo. In consiglio provincial­e dovrebbero saperlo, a meno che non si sogni una realtà fatta solo di pubblici dipendenti che lavorano unicamente in ufficio cinque giorni alla settimana. L’ipocrisia è chiara, visto che già ora (e senza scandalo) i negozi sono aperti di domenica nelle località turistiche, per non dire dei molti mercatini di Natale.

La mozione non si riferisce però solo al commercio, ma incredibil­mente chiede tout court «iniziative contro il lavoro festivo nei settori in cui non risulti assolutame­nte necessario». In Consiglio hanno definito tali «quelli in campo sanitario e nella gastronomi­a». Insomma medici, infermieri, cuochi e camerieri non hanno diritto al riposo domenicale come i commessi?

Ma di cosa parlano e dove vivono i nostri consiglier­i provincial­i? Non sanno che — fortunatam­ente per noi e con l’organizzaz­ione di turni, compensi maggiorati e giorni sostitutiv­i di riposo — di domenica ormai lavora mezzo mondo? Parliamo di ospedali e ristoranti, bar e alberghi, ma pure di trasporti, forze dell’ordine e Protezione civile, grandi fabbriche e impianti energetici, cinema, teatri e informazio­ne, oltre agli impianti sportivi. E scusate se è poco.

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