Brennero, bimbo di 5 anni solo su un merci
Il piccolo era rannicchiato sotto un pianale in grave stato di ipotermia: lo salvano gli agenti Polfer Ai sanitari ha detto di chiamarsi Anthony e di essere della Sierra Leone. I genitori sono introvabili
BOLZANO Proprio nel giorno in cui è stato reso noto l’esito dell’operazione «Caronte», la Polfer del Brennero, nella prima mattinata di ieri, ha trovato un bambino di appena cinque anni rannicchiato sul pianale di un vagone di un treno merci. Il piccolo si trovava in evidente stato di ipotermia ed è stato trasportato presso un ospedale della provincia, dove è attualmente ricoverato.
Sarebbe bastata mezz’ora in più esposto a temperature che ieri sono scese ben al di sotto dello zero, e forse il piccolo non ce l’avrebbe fatta.
Non è ancora chiaro, e sarà sicuramente complicato ricostruirne i vari passaggi, come il piccolo sia giunto fino al valico ritrovandosi da solo e nascosto su un convoglio merci. Dove sono i genitori del piccolo? Da che punto in poi si è ritrovato solo e in viaggio?
Quello che si sa, per ora, è che il bambino è arrivato a bordo di un convoglio merci giunto al Brennero alle 5.45. Il treno era partito da Verona e non ha fatto fermate intermedie, salvo uno stop imprevisto poco dopo Bolzano per un guasto tecnico. Chi accompagnava il piccolo è forse scappato al momento della fermata non programmata? O, magari, ha viaggiato da solo sin dal capoluogo? L’altro dato certo è che nel frangente tra l’arrivo al Brennero e il ritrovamento del piccolo la Polfer non ha trovato altri migranti nei pressi del medesimo convoglio o nella zona della stazione.
Il bambino, subito dopo essersi risvegliato, in seguito alle prime cure che gli sono state prestate, ha detto ai medici di chiamarsi Anthony e di provenire dalla Sierra Leone. Le ricerche finalizzate al rintraccio dei genitori hanno dato sinora esito negativo e da largo Palatucci giunge un appello a chiunque avesse informazioni sul conto del minore, invitando a farsi vivi direttamente con la Questura.
Al Brennero, lo ricordiamo, ieri si è scesi ben al di sotto dello zero, e si sono verificate abbondanti nevicate. Condizioni per le quali la sopravvivenza del bimbo è stata decisamente messa a repentaglio. Nelle prossime ore, non appena le sue condizioni lo permetteranno, gli inquirenti tenteranno nuovamente di comunicare con il piccolo, per provare a estrapolare nuovi dettagli utili. La speranza, comunque, è che magari qualche volontario o operatore attivo nelle zone di stazioni, parchi o centri di pronta accoglienza possa aver incrociato Anthony o un suo familiare in questo lungo e doloroso viaggio.
L’appello Gli inquirenti chiedono a chiunque abbia notizie utili di contattare la polizia