Giudiceandrea: «Impegno contro la troppa burocrazia» Benetello: tutelare i «piccoli»
BOLZANO Doveva arrivare in treno, ma ha preso una scorciatoia in auto. Il ritardo accumulato ha costretto Matteo Renzi a un cambio di programma: niente saluti in stazione, ma arrivo diretto al Noi Techpark.
Ad attenderlo l’intero Pd locale riunito per le grandi occasioni. Dopo selfie di rito e strette di mano, Renzi ha fatto un breve giro della nuova struttura, accompagnato dall’architetto Claudio Lucchin, che del Noi è stato l’ideatore. «È indubbio che un presidente che ha parlato molto di lavoro ha avuto un impatto positivo vedendo questa rigenerazione urbana. Molto spesso in Italia vecchie fabbriche diventano musei, alberghi, ma non luoghi di idee, di ricerca, di innovazione», ha spiegato Lucchin.
Il segretario del Pd si è intrattenuto anche con una piccola rappresentanza di imprenditori locali, complimenGli tandosi sin da subito per «il sistema di alternanza scuola lavoro, di cui ultimamente molto si discute, ma che qui funziona molto bene. Rimango profondamente convinto che sia un modello da esportare nel resto d’Italia».
imprenditori, dal canto loro, hanno colto la palla al balzo per portare a conoscenza di Renzi alcuni freni che attagliano sia le imprese altoatesine che quelle italiane.
«Bisogna dire che alcune riforme fatte ultimamente, come industria 4.0 o il Jobs Act, hanno fatto veramente ripartire il paese — ha affermato Federico Giudiceandrea, presidente degli industriali altoatesini — certamente noi imprenditori siamo stufi della solita burocrazia. Diversi paesi
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