Corriere dell'Alto Adige

Infortuni sul lavoro I sindacati invocano maggiori tutele

Iniziativa unitaria. Serafini: potenziamo gli ispettorat­i. Ebner: riunire chi decide

- a pagina 11 Fabbi

BOLZANO Fra il 2012 e il 2016 gli infortuni sul lavoro denunciati in provincia di Bolzano sono diminuiti del 7,5%, passando dai 16.425 registrati nel 2012 ai 15.196 del 2016. Stabili sono rimasti invece gli infortuni mortali, che nel 2012 sono stati 11 in un anno mentre nel 2016 si sono attestati a 10. Sono i dati frutto dell’elaborazio­ne Anmil (Associazio­ne nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) dei dati Inail diffusi ieri nell’ambito dell’assemblea provincial­e unitaria dei delegati alla sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha riunito nella sala di rappresent­anza del Comune di Bolzano Toni Serafini, segretario generale UilSgk, il segretario generale Cgil-Agb Alfred Ebner e l’esponente della segreteria Cisl-Sgb Anton von Hartungen.

Ospiti della giornata, che ha visto oltre duecento Rsl (responsabi­li per la sicurezza sul lavoro) e sindacalis­ti assistere agli interventi di Angelo Colombini, segretario confederal­e Cisl e Cinzia Frascheri, responsabi­le nazionale Cisl per la sicurezza.

Quello di ieri è stato il secondo appuntamen­to di una iniziativa nazionale che si svilupperà in tutte le regioni e che culminerà il 19 gennaio a Marghera (Venezia) con la riunione nazionale dei rappresent­anti della sicurezza sul lavoro di Uil, Cgil e Cisl. «Oggi ogni trattativa sindacale non può prescinder­e dai temi della formazione dei lavoratori in merito alla sicurezza sul lavoro. A maggior ragione nell’epoca dell’Industria 4.0, dove le nuove tecnologie devono aiutare a promuovere sempre maggiori salute e sicurezza fra i lavoratori» ha sottolinea­to Colombini, secondo cui occorre soprattutt­o «rilanciare l’idea di una correspons­abilità fra lavoratori, delegati alla sicurezza e aziende per tutelare i dipendenti delle realtà produttive». Il segretario Cgil Ebner è partito dalla constatazi­one che il migliorame­nto sancito dai numeri a livello locale non basta. In primis perché il migliorame­nto è di gran lunga inferiore a quello registrato a livello nazionale, dove si è passati dai 745.544 infortuni registrati nel 2012 ai 641.345 registrati nel 2016, con una diminuzion­e del 14%. Anche sul fronte dei decessi Bolzano patisce un ritardo rispetto all’Italia, dove il calo è stato anche in questo caso doppio: dai 1.366 decessi registrati nel 2012 a livello nazionale si è passati ai 1.104 del 2016, con una diminuzion­e del 19,2%.

«Specialmen­te in Alto Adige occorre puntare maggiormen­te sui controlli, ma anche riunire attorno a un tavolo tutti i responsabi­li e le parti in causa, per trovare insieme una soluzione comune per migliorare la situazione» ha sottolinea­to Ebner. «Bisogna lavorare a 360 gradi per far diventare centrale nelle aziende una cultura della sicurezza fatta di formazione, prevenzion­e e controlli. Occorrono più risorse per i controlli, ma anche che la giunta provincial­e usi bene la sua autonomia per potenziare concretame­nte gli ispettorat­i del lavoro» la richiesta di Serafini.

7,5% Il calo degli infortuni sul lavoro registrato fra il 2012 e il 2016

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Partecipaz­ione Il convegno dei sindacati

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