Valico, treni merci al setaccio
Sobotka: «Profughi, traffico imperdonabile: dobbiamo fermarlo». Controlli trilaterali
Il governo austriaco ha comunicato l’entrata in funzione di controlli trilaterali dei treni merci al Brennero. «Ho concordato con i miei omologhi Thomas de Maiziere e Marco Minniti che questi controlli comuni saranno effettuati già sul versante italiano del Brennero», ha dichiarato il ministro Sobotka parlando di un «traffico imperdonabile da fermare». Intanto, la Polfer indaga sul caso del bimbo trovato solo su un treno merci al valico del Brennero.
BOLZANO Come già annunciato alcune settimane fa, con una conferenza stampa in grande stile al fronte austriaco del Brennero, il governo di Vienna ha ieri comunicato l’entrata in funzione di controlli trilaterali dei treni merci al Brennero.
«Ho concordato con i miei omologhi Thomas de Maizie’re e Marco Minniti che questi controlli comuni saranno effettuati già sul versante italiano del Brennero», ha dichiarato il ministro degli interni Wolfgang Sobotka.
Il filtro, dunque, sarà già attivo dall’Italia, fino a oltre il valico, dove qualche chilometro dopo è stato installato un binario apposito, con tanto di container e pedana, per fermare i convogli in transito e controllarli attraverso pattuglie di gendarmeria ed esercito. La misura era stata presentata nelle scorse settimane alla presenza anche di Sobotka.
«La migrazione illegale — ha aggiunto il ministro Sobotka — non è una trasgressione perdonabile e dobbiamo fare di tutto per fermare il disumano affare dei passatori». Secondo Sobotka, i controlli interforze al valico italo-austriaco «sono un ulteriore passo per combattere la migrazione illegale e fermare le rotte di fuga».
Finora le forze dell’ordine austriache potevano controllare i treni merci solo sul loro territorio nazionale: per questo motivo, poche settimane fa, è entrato in funzione un check point, un apposito binario, nella stazione di Seehof. Le pattuglie trilaterali, dunque, non opereranno più solo sui treni che trasportano passeggeri: il modello di collaborazione transfrontaliera viene esteso anche ai convogli merci, dove sempre più spesso, soprattutto negli ultimi mesi, vengono individuati migranti che dall’Italia tentano di raggiungere la Germania e in generale il nord Europa.
Negli ultimi due anni le maglie dei controlli austriaci si sono sempre più infittite: Vienna segue infatti con particolare attenzione la situazione al Brennero e l’anno scorso era stata predisposta al valico stradale una barriera, con potenziale entrata in gioco di pattuglie dell’esercito austriaco, mai entrata in funzione a causa del basso numero di arrivi.
Il provvedimento relativo alle pattuglie trilaterali sui treni merci arriva nonostante il numero di richieste d’asilo in Austria siano diminuite. Tra gen- naio e ottobre sono state registrate 21.130 domande d’asilo, che corrisponde a un calo del 43,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Il tetto di 35.000 richieste all’anno, che Vienna si è autoimposto, è perciò ancora lontano e con ogni probabilità non sarà raggiunto.
È inoltre calato, secondo recenti stime, anche del 16% il numero dei rimpatri volontari (4.089), mentre quelli forzati sono cresciuti del 50,7% (5.788).
Misure concordate con i colleghi dei Paesi vicini
Questi episodi non sono perdonabili e vanno contrastati