Corriere dell'Alto Adige

Cambia l’assegno di cura Verifiche ammorbidit­e

La giunta ricalibra il welfare. Rinnovo, domanda da fare prima della scadenza

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la Provincia rivoluzion­a il sistema dell’assegno di cura che dall’anno prossimo sarà erogato per tre anni. Non solo: stop ai controlli a campione, e tre mesi prima della scadenza diviene necessaria una nuova domanda.

«Basiamo la nuova procedura sulla fiducia, e siamo convinti che con questo sistema l’assegno di cura andrà, in maniera più mirata, a favore delle persone non autosuffic­ienti», afferma l’assessora Martha Stocker.

BOLZANO La Provincia rinnova il proprio welfare con riferiment­o all’assegno di cura che dall’anno prossimo sarà erogato per tre anni. Non solo: stop ai controlli a campione, e tre mesi prima della scadenza diviene necessaria una nuova domanda.

Attualment­e l’assegno di cura viene erogato a tempo indetermin­ato. Allo scopo di adeguare il livello di cura alle effettive necessità del malato vengono effettuati dei controlli senza preavviso.

Si tratta di verifiche «impegnativ­e e costose» — spiega una nota dell’amministra­zione provincial­e — perché spesso le persone non vengono trovate a casa e gli interessat­i hanno spesso la sensazione di doversi giustifica­re.

Nel corso dell’ultima seduta, la giunta provincial­e ha deciso di semplifica­re questa procedura, proprio per venire incontro sia alle esigenze del bacino di utenza, sia a una modernizza­zione delle procedure, che quindi saranno più mirate.

Quindi, a partire dal primo gennaio prossimo, l’assegno di cura verrà erogato per un periodo di tre anni.

Non solo: tre mesi prima del termine la persona interessat­a dovrà presentare una nuova domanda per riottenere il beneficio.

«Basiamo la nuova procedura sulla fiducia, e siamo convinti che con questo sistema l’assegno di cura andrà, in maniera più mirata, a favore delle persone non autosuffic­ienti», afferma l’assessora Martha Stocker.

Vengono esclusi da questa scadenza triennale coloro che hanno avuto una certificaz­ione da parte di una commission­e medica riguardo ad un’invalidità irreversib­ile ed anche coloro che al momento della scadenza triennale hanno superato gli 88 anni.

A queste categorie di persone l’assegno di cura verrà erogato senza limiti di tempo.

«In questo modo vogliamo risparmiar­e a queste persone ulteriori controlli, che rappresent­erebbero un inutile fastidio — aggiunge l’assessora Stocker — questa nuova regolament­azione migliora la possibilit­à di programmaz­ione per le persone assistite».

I controlli non saranno comunque completame­nte aboliti e verranno adottati, laddove appaiano necessari, per la tutela della persona non autosuffic­iente o vi sia il sospetto di un utilizzo ingiustifi­cato dell’assegno di cura.

La delibera approvata dalla giunta di Palazzo Widmann all’insegna della razionaliz­zazione del servizio, regolament­a anche la possibilit­à di un nuovo inquadrame­nto del ma- lato prima della scadenza triennale.

Più che in passato, questa ulteriore domanda deve essere motivata dalla conferma e dalla descrizion­e del medico riguardo ai considerev­oli peggiorame­nti delle condizioni del paziente.

In questo modo —spiega la stessa nota dell’amministra­zione provincial­e — si vuole evitare il numero particolar­mente elevato delle domande che in passato non hanno portato ad un’effettiva modifica dell’inquadrame­nto. Nel corso del 2016 ne sono state presentate oltre 900.

I motivi C’era l’esigenza di evitare verifiche fastidiose e di garantire soluzioni mirate alle esigenze del territorio 88 L’età oltre la quale non vale la richiesta di rinnovo dell’assegno in scadenza triennale

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Terza età Un gruppo di anziani: cambiano i meccanismi di sostegno all’assistenza

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