Corriere dell'Alto Adige

Fusina (Fiaip) «Bisogna adeguarsi»

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Favorevoli all’iniziativa dei temporary shop si dicono anche dalla Federazion­e italiana agenti immobiliar­i profession­ali (Fiaip). «Non dobbiamo far morire le zone periferich­e ma bisogna adeguare il tipo di target — dichiara Alessandra Fusina, presidente Fiaip — il mondo del mercato è cambiato, sono sempre di più i negozi che diminuisco­no la superficie dei propri locali e affiancano attività di vendita online». In aumento, spiega Fusina, il gap fra gli affitti di locali sulle «high street» (via Museo, via Portici e piazza Walther, «per i quali le richieste sono in aumento») e quelli delle zone secondarie. «Il canone medio dei primi — prosegue — è di 500-600 euro al metro quadro l’anno, contro i 180-200 dei secondi».

Sulla stessa linea Carlo Perseghin, che propone una ricetta a base di «specializz­azione contro la crisi e i colossi del commercio. La crisi ha colpito duro, soprattutt­o il commercio al dettaglio, e i valori di locazione sono calati. Chi non ha saputo adeguarsi si ritrova ora con locali sfitti, a fronte di canoni per gli affitti troppo alti». Anche per Perseghin il futuro è quello di un aumento del commercio online, « di fronte al quale i negozi al dettaglio, per sopravvive­re, devono adattarsi. Si dovrà abbassare i prezzi e aumentare la quantità degli articoli in vendita ma, soprattutt­o, specializz­arsi. Avere pochi prodotti ma di diversi tipi è una soluzione che paga. Chi lo ha già fatto ha avuto successo».

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