Corriere dell'Alto Adige

Haydn in gran forma Uvietta coinvolgen­te

- Giancarlo Riccio

Ma che cavalcata storica e stilistica (da Haydn a Schönberg a Brahms) riesce a costruire e a proporre l’orchestra Haydn. E che (ri)scoperta quella legata al direttore Marco Angius, «giovin signore» preparato e dai gesti calibrati ed efficaci quando dirige anche altre orchestre importanti.

Il trittico di concerti (l’altra sera a Bolzano, ieri a Trento, oggi alle 20.30 al centro Trenker di Ortisei) ha proposto un percorso sonoro affollato di straniamen­ti, non solo stilistici. Un viaggio complesso ma non per questo arduo lungo tre direttrici compositiv­e nelle quali è possibile — ma non indispensa­bile — ritrovare di Haydn come di Schönberg e di Brahms le invenzioni più fervide.

L’orchestra Haydn e il suo direttore han reso al meglio — ma ancora una volta una parte degli archi ha sopra-avanzato l’altra — sia la Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore, Hob. I: 99 di Haydn che quella partitura di Schönberg (la Sinfonia da camera n. 2, op. 38) , felicement­e «contraddit­toria» fin dal suo titolo e a tratti insidiosa nella esecuzione.

Con le Variazioni su un tema di Haydn, op. 56° di Brahms abbiamo poi rilevato la lettura orchestral­e e direttoria­le più felice.

Non è mancata l’esecuzione di una breve composizio­ne commission­ata dalla Haydn. In questo caso scritta da Marco Uvietta e programmat­ica fin dal titolo (Dyscrasic Morphing from Girolamo Frescobald­i to Michelange­lo Rossi through myself – and others).

L’esecuzione era stata accompagna­ta da alcune superficia­lità della vigilia (succedeva anche con Nono e con Berio) ma ha coinvolto il pubblico. Nonostante sia troppo ermetica e prigionier­a di qualche formalismo superfluo. La riascolter­emo in futuro con piacere.

Battimano convinti per tutti alla prima di Bolzano, ma è stata l’orchestra quella più, giustament­e, festeggiat­a.

 ??  ?? Applausi L’orchestra regionale Haydn con il direttore Marco Angius e (a destra) il compositor­e Marco Uvietta applaudito dal pubblico
Applausi L’orchestra regionale Haydn con il direttore Marco Angius e (a destra) il compositor­e Marco Uvietta applaudito dal pubblico

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