IL TRAM RISCHIA DI NON PARTIRE
Visto che manca appena una settimana a Natale, è lecito esprimere qualche piccolo desiderio in tema di mobilità. Come primo regalo, se possibile, vorremmo non dover più assistere a quanto accaduto lunedì. Viviamo a Bolzano, non a Cesenatico, pertanto, se nevica, ci si aspetterebbe maggiore efficienza. Invece abbiamo visto un pessimo spettacolo, sia sulle strade — con pulizia tardiva e traffico in difficoltà — sia in municipio. Il rimpallo di responsabilità tra Caramaschi, Sasa e Seab è stato a dir poco imbarazzante. Abbiamo apprezzato le scuse del primo cittadino, ora speriamo che in futuro la macchina comunale — di solito efficiente — sappia offrire prestazioni migliori.
Come secondo regalo vorremmo che il progetto tram venisse affrontato con metodi diversi: è singolare che la decisione su un tema così delicato e impegnativo arrivi da una riunione della Svp e non da un tavolo di confronto tra Comune e Provincia. Sarà l’effetto del clima pre-elettorale, sta di fatto che improvvisamente il Landeshauptmann ha spazzato via ogni dubbio: il tram pare proprio che correrà rapido e senza ostacoli nel traffico bolzanino. Capiamo l’immediata esultanza dell’assessora Lorenzini, però ci fidiamo di più del sindaco, il quale ha notato subito l’intoppo finanziario. Infatti quella di Kompatscher pare solo una bella confezione regalo con dentro poca sostanza. Non per niente il presidente ha subito messo le mani avanti: la Provincia, ha spiegato, metterà solo una parte dei fondi (i costi si aggirano sui duecento milioni), ma il compito di realizzare il progetto graverà essenzialmente sulle spalle del capoluogo. Pronta la risposta di Caramaschi, il quale ha replicato che l’onere è provinciale e che il municipio parteciperà alla spesa in modo molto limitato. Insomma, nessuno vuole pagare. A questo punto se Kompatscher crede veramente nel progetto — di cui abbiamo effettivamente necessità e in tempi ragionevolmente brevi — dimostri le sue buone intenzioni. Il presidente sa bene che il capoluogo, rispetto al resto del territorio, svolge una funzione particolare dal punto di vista delle funzioni e dei relativi disagi da sopportare, quindi merita cure e investimenti altrettanto particolari. Ora si tratta di passare dagli annunci alla concretezza degli accordi finanziari seri, sempre che ci sia la reale volontà di investire sulla città. Altrimenti il presidente dica chiaramente che il progetto è irrealizzabile, a costo di rimetterci qualche voto.