Pd, firme contro i «paracadutati»
Candidature, scoppia il caso Boschi. Bonvicini lancia la petizione: «Servono le primarie»
Maria Elena Boschi potrebbe guidare la lista Pd in Trentino Alto Adige. L’ipotesi, rilanciata nelle ultime ore, causa una levata di scudi. Bonvicini, componente della segreteria Pd, lancia una raccolta firme per chiedere che i candidati vengano scelti con primarie. Bressa: «Quadro da definire».
BOLZANO Maria Elena Boschi potrebbe guidare la lista del Pd in Trentino Alto Adige. É bastata un’indiscrezione pubblicata dal Corriere della Sera per far esplodere una levata di scudi. Matteo Paolo Bonvicini, componente della segreteria Pd, ha subito lanciato una raccolta firme per chiedere che i candidati vengano scelti con primarie. Da Roma interviene anche Gianclaudio Bressa secondo cui si tratta per ora solo di rumors. Intanto però da ambienti romani viene rilanciata la possibilità di un «paracadute» bolzanino anche per il ministro Graziano Delrio
L’ipotesi di una candidatura di Maria Elena Boschi sul proporzionale in Trentino Alto Adige circola da tempo. La sottosegretaria è stata sempre accolta come una star in occasione delle sue visite a Bolzano. I risultati del referendum costituzionale — in Alto Adige ha stravinto il sì — non sono passati inosservati a Roma tanto che a ventilare l’ipotesi di una candidatura della Boschi in Regione sarebbe stato proprio Matteo Renzi in occasione di un recente incontro con il senatore Svp, Karl Zeller.
Pur apprezzando molto Maria Elena Boschi, l’Svp non è molto convinta che l’operazione possa funzionare. La Stella Alpina preferirebbe invece puntare su un usato sicuro, ovvero su Gianclaudio Bressa. L’attuale sottosegretario alle Regioni è molto apprezzato in seno alla Svp e i colonnelli del partito sarebbero pronti a sostenerlo candidandolo al Senato nel collegio della Bassa Atesina. In questo modo Bressa potrebbe prendere il posto di Zeller al vertice del gruppo per le Autonomie a palazzo Madama.
Una soluzione che sarebbe apprezzata anche dalle altre forze autonomiste che hanno imparato ad apprezzare il sottosegretario. Bressa però non sembra morire dalla voglia di ripresentarsi. «Io farei volentieri a meno ma l’Svp insiste. Vedremo» dice il sottosegretario spiegando che le decisioni sulla Boschi si prenderanno dopo Natale in occasione della direzione nazionale. «Maria Elena non sarà mai candidata nei collegi, semmai sul proporzionale. Ma per il momento sono solamente speculazioni senza fondamento».
Intanto l’ipotesi di una candidatura di Maria Elena Boschi ha fatto scoppiare un vespaio nel Pd altoatesino. Matteo Bonvicini, consigliere comunale appena nominato nella segreteria provinciale Pd, ha già lanciato una raccolta firme per chiedere le primarie.
«In tanti mi hanno detto che non andranno a votare se il Pd paracaduterà qui i big nazionali. La mia — spiega Bonvicini — non è una campagna contro la Boschi di cui ho grande stima. Vorrei però che venisse eletta nella sua regione, non qui in Alto Adige. Semplicemente — prosegue — chiedo che la scelta dei candidati avvenga tramite un processo democratico e partecipato. Credo che anche Bressa e Palermo sarebbero più forti se uscissero dalle primarie. E credo che, vista la loro competenza, non avrebbero problemi a vincerle».
Critica anche Nadia Mazzardis, ex vicesegretaria del Pd altoatesino e attuale presidente dell’assemblea provinciale. «Come ogni candidatura ha i suoi pro e i suoi contro. I pro sono che è donna, capace, competente e amica dell’autonomia. Però, come tutti coloro che vengono da fuori, non ha vissuto le specificità di questa terra e non ha la sensibilità per rappresentarci. Per questo credo che una ricandidatura di Francesco Palermo sarebbe la soluzione migliore. Da uomo si è impegnato per le pari opportunità, ha competenze riconosciute a livello internazionale è italiano e perfettamente bilingue e ha acquisito un know how romano che sarebbe veramente triste perdere. Per questo — conclude Mazzardis — sarei veramente felice se si ricandidasse».
Intanto da sinistra interviene il deputato Mdp, Florian Kronbichler. «Se l’Alto Adige è l’unico collegio sicuro per Maria Elena Boschi allora significa che siamo veramente diventati l’eldorado per gli impresentabili. Come avevamo detto tempo fa, con questa legge elettorale la Volkspartei potrebbe presentare un manico di scopa e vincere lo stesso. Spero — dice Kronbichler — che gli altoatesini abbiano un sussulto di orgoglio e non si lascino umiliare in questa maniera».
Mazzardis Maria Elena è donna, capace, e difende l’autonomia Ma solo chi vive qui ha la sensibilità necessaria Spero in un Palermo-bis