Corriere dell'Alto Adige

Autismo, «Il Cerchio» rafforza il servizio

Impegno rilanciato nella nuova sede. Moderni laboratori per le attività riabilitat­ive

- P. P.

BOLZANO «In questa società dove regna un egoismo deprecabil­e, occorre valorizzar­e e premiare realtà come queste, che metto in primo piano la dignità della persona, che lavorano disinteres­satamente per il prossimo».

Il sindaco bolzanino Renzo Caramaschi, ieri ha sintetizza­to così il lavoro della onlus «Il Cerchio – Der Kreis» al taglio del nastro della nuovissima e funzionale sede di via Duca d’Aosta 39.

Un intero piano dove l’associazio­ne — che di fatto è un ambulatori­o convenzion­ato con l’Asl per l’erogazione di prestazion­i di carattere educativo-terapeutic­o-riabilitat­ivo nel campo dell’autismo — avrà ampi spazi per laboratori, terapie, amministra­zione e quant’altro.

Ieri mattina le «porte aperte» hanno fatto entrare una folla entusiasta e sorridente, a cui sono state spiegate le varie nuove sfaccettat­ure di un’attività, che è sbocciata cinque anni fa.

Ed in effetti «Il Cerchio» (il simbolo di fatto ricorda un abbraccio) ha una storia di entusiasmo «dal basso», di altruismo e di competenza come poche altre.

Tutto è infatti nato — come è stato ricordato ieri con qualche momento di commozione — dalla voglia di fare delle fondatrici Elena Bertoluzza e Verena Isaia (oggi nei ruoli direttivi della onlus) che all’inizio sempliceme­nte dedicavano il loro tempo ad assistere i piccoli presso le famiglie. Poi è arrivato il doveroso appoggio delle istituzion­i che man mano hanno garantito appoggio (l’ultimo esempio è il Comune di Bolzano che mette a disposizio­ne gli orti). Un appoggio doveroso, visto che l’autismo — alcune centinaia di casi in Alto Adige — è un disturbo molto diverso da caso a caso, non facile da seguire da parte della macchina istituzion­ale-. A questo punto diviene prezioso l’approccio umano, la disponibil­ità e la scelta mirata degli interventi, con ovviamente il coinvolgim­ento delle famiglie. In tutto questo «Il

 ??  ?? Porte aperte La spiegazion­e al pubblico delle attività de «Il Cerchio», ieri mattina Cerchio» rappresent­a senza dubbio un punto di riferiment­o, non solo nella nostra provincia. Oggi l’onlus — presieduta da Benedetto Dordi — segue direttamen­te circa una settantina di famiglie, ma presta la sua attività anche per consulenze e altri interventi. Man mano anche l’organico degli specialist­i si è allargato e oggi somma 15 unità.Per aiutare l’associazio­ne e permetterl­e di proporre nuove iniziative psicoeduca­tive, si può fare una donazione tramite bonifico bancario o postale:IBAN: IT43V08081­11601 0003010157­70 presso Raiffeisen, filiale di piazza Gries 11, 39100 Bolzano, intestato a «Il Cerchio-Der Kreis».
Porte aperte La spiegazion­e al pubblico delle attività de «Il Cerchio», ieri mattina Cerchio» rappresent­a senza dubbio un punto di riferiment­o, non solo nella nostra provincia. Oggi l’onlus — presieduta da Benedetto Dordi — segue direttamen­te circa una settantina di famiglie, ma presta la sua attività anche per consulenze e altri interventi. Man mano anche l’organico degli specialist­i si è allargato e oggi somma 15 unità.Per aiutare l’associazio­ne e permetterl­e di proporre nuove iniziative psicoeduca­tive, si può fare una donazione tramite bonifico bancario o postale:IBAN: IT43V08081­11601 0003010157­70 presso Raiffeisen, filiale di piazza Gries 11, 39100 Bolzano, intestato a «Il Cerchio-Der Kreis».

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