UN’IMITAZIONE PERICOLOSA
Stando alle parole di Klotz, Freiheitlichen, Schützen e di tutta la destra patriottica, il doppio passaporto altro non è che un passo in avanti verso la Selbstbestimmung (l’autodeterminazione). In passato lo hanno detto a chiare lettere rivendicandone il significato assolutamente in linea con la loro politica. Per questo, in un recente dibattito su Rai Südtirol, il segretario Svp, Philipp Achammer, ha rimproverato Sven Knoll attribuendogli scarsa abilità politica perché presentare in quel modo il doppio passaporto vuol dire solo affossarlo.
Insomma, alla Svp più che le parole premono i risultati. Così adesso — seguendo la linea tracciata sia dalla Stella alpina, sia da Vienna dove Strache da ieri è formalmente al governo con Kurz — il doppio passaporto non è solo un atto di amore verso la madre patria, ma addirittura un’iniziativa in puro spirito europeistico. Ciò vorrebbe dire che sarebbe quasi un esempio da imitare.
Vengono però i brividi a pensare cosa succederebbe in mezza Europa se l’esempio austriaco venisse seguito con altre minoranze nazionali. A Bruxelles tale scenario è ben delineato; così come ne sono a conoscenza in tutte le capitali europee — Vienna, Roma e Bolzano comprese — con le allarmate reazioni che si sono già fatte sentire. Ma lo sanno pure alla Svp dove però si è troppo abituati a chiedere e ottenere, a spremere e rispremere ogni possibile limone, per ammettere di avere alzato troppo il tiro imboccando stavolta una strada sbagliata che porterà solo a sbattere con conseguenti danni, i cui riflessi si faranno sentire chiaramente.
Eppure in Austria tutti — anche gli amici più fedeli come Volkspartei e Andreas Khol — avevano detto e ribadito più volte alla Svp che la strada del doppio passaporto è pericolosa e impercorribile. Più ancora che quello di Kurz, pertanto, si è dovuto aspettare l’arrivo al governo di Strache per ripartire con il doppio passaporto. Sì, proprio l’amico di Le Pen e Salvini, pro Catalogna indipendente e che festeggiava la Brexit, tanto che sino a due mesi fa chiedeva di fare uscire l’Austria dall’Unione europea. Ora pure lui si è scoperto europeista: come il doppio passaporto.
Nel frattempo Werner Neubauer, responsabile del partito di Strache per la questiona altoatesina, è giunto ieri a Bolzano per annunciare trionfalmente la doppia cittadinanza magari già nel 2018, a cent’anni dalla fine della Grande guerra e del «confine ingiusto».