Alfano: sapremo tutelare i cittadini Meloni dura: intervenga Mattarella
Il ministro Alfano resta cauto sulla vicenda del doppio passaporto: «Sarà una discus- sione da affrontare con delicatezza. Il governo austriaco si è appena insediato e ne parleremo nei termini coerenti con la nostra storia». Duri Fratelli d’Italia: «L’Austria sta facendo un’invasione illecita, Mattarella intervenga», dice Meloni
BOLZANO «Sarà una discussione da affrontare con grande delicatezza. Il governo austriaco si è appena insediato e ne parleremo nei termini che sono assolutamente più coerenti con la nostra storia e con la tutela di quelle nostre popolazioni e di quei nostri concittadini che hanno sempre avuto una posizione molto chiara in merito».
La risposta «romana» più diplomatica sul «doppio passaporto» arriva ovviamente dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano — più morbido del suo sottosegretario Benedetto Della Vedova che teme «effetti gravissimi» e del presidente dell’europarlamento Antonio Tajani («Proposta velleitaria»). Ma fioccano altre censure verso Vienna e verso il governo italiano, reo di non alzare la voce.
Daniela Santanché (Fratelli d’Italia): «Più che la provocazioni austriaca sull’Alto Adige mi preoccupa l’indifferenza del governo Gentiloni nei confronti della minoranza italiana che vive in provincia di Bolzano e che già subisce da 60 anni le prevaricazioni della maggioranza tedesca — spiega Santanché — i governi del passato hanno ceduto al ricatto e hanno concesso ai sudtirolesi privilegi che non esistono in nessuna altra parte del mondo. In Alto Adige l’Italia ha accettato un regime di semi-apartheid e come noi ci impegniamo a sopportarlo, anche l’Austria deve farlo».
La leader di FdI, Giorgia Meloni è ancora più dura: «Dopo I miliardi spesi dall’Italia per pagare alla popolazione tedesca l’autonomia dell’Alto Adige, oggi l’Austria arriva, se ne frega della quietanza liberatoria del 1992 e mette sul tavolo, unilateralmente, la concessione della doppia cittadinanza. Il tutto nel totale e gravissimo silenzio del governo Pd, che in cambio di due miseri collegi assicurati dai voti Svp, che come scritto da diversi giornali sarebbero per la Boschi e Delrio, calpestano la nostra dignità nazionale. L’Austria stia al posto suo e non si permetta invasioni illecite. Chiediamo l’intervento del presidente Mattarella per fermare questo affronto indegno».
Di tutt’altro avviso ovviamente il deputato trentino Mauro Ottobre che nel 2013 a aveva presentato una proposta di legge per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austroungarico e ai loro discendenti: «La proposta del neogoverno austriaco può riaprire finalmente il dibattito.— dichiara il parlamentare È quanto dichiara Mauro Ottobre, deputato delle Minoranze Linguistiche — ci sono oltre 50 mila persone a cui questo diritto non viene riconosciuto poiché i loro avi erano emigrati prima della fine della prima guerra mondiale e negli elenchi risultavano cittadini austriaci. Ben venga l’iniziativa austriaca poiché riaprire il dibattito e riconoscere a questi discendenti trentini i loro diritti e dunque la cittadinanza. Presenterò istanza anche presso l’ambasciata austriaca».
Il ministro «Sarà un confronto che dovremo affrontare con estrema delicatezza» Santanché Il governo Gentiloni tace davanti all’affronto e al semiapartheid altoatesino