I Dunk presentano «Dunk» Unica data in regione con la tappa allo Smart Lab
Ci sarà anche lo Smart Lab di Rovereto il 7 aprile tra le tappe del tour dei Dunk, super gruppo formato dall’incontro tra i fratelli Ettore e Marco Giuradei, Luca Ferrari (Verdena) e Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi). Merito dell’associazione Side Out che si è assicurata l’unica data regionale della nuova band che presenterà l’omonimo disco d’esordio
Dunk, in uscita il 12 gennaio per Woodwarm Label. Il tour partirà il 9 febbraio dalla Latteria Molloy di Brescia, città natale dei fratelli Giuradei, da cui è partita la scintilla che ha dato avvio a questo nuovo progetto.
Marco Giuradei e Luca Ferrari, batterista dei Verdena, si conoscono durante una data del progetto Giuradei a Bergamo. L’amicizia si rafforza negli anni con una serie di jam-sessions all’HenHouse Studio di Albino, quartier generale dei Verdena. Nel frattempo Ettore, fratello di Marco e deus ex machina dei Giuradei, comincia a scrivere nuove canzoni con testi ispirati ad autori come Carmelo Bene e Antonin Artaud, toccando principalmente il tema del doppio e di una certa inadeguatezza dell’esistere. I Dunk esordiscono ufficialmente per il decennale della Latteria Molloy: il riscontro di pubblico è notevole ma i tre sentono che ai pezzi manca qualcosa. Ettore, fan dei Marta sui Tubi, contatta il chitarrista Carmelo Pipitone: la band torna in sala a comporre nuovi pezzi che presenta in estate. A settembre si trovano in studio e registrano l’album che raccoglie tutto l’entusiasmo di questa manciata di mesi insieme. Un disco suonato di pancia. Le nuove liriche di Ettore si sposano con una batteria corposa e materica, giri di chitarra che regalano sfumature inedite, tastiere che intessono la struttura profonda dei brani. Dunk è ricerca di una forma, si lascia alle spalle la canzone, avanza verso un’opera dentro la meraviglia e promette di essere uno dei dischi di rock d’autore italiano più interessanti del nuovo anno. I singoli Altro e Noi Non Siamo che i Dunk definiscono «un musical surreale e anarchico nella mente di un uomo che ha come unica compagnia i suoi cari estinti», fanno ben sperare.