Durnwalder benedice la svolta
«Doppio passaporto? Lo farò per primo». Roma irritata, Kurz sdrammatizza
«Il doppio passaporto per i sudtirolesi? Smorzerà le tensioni e io lo farò per primo».Così l’ex Landeshauptmann Luis Durnwalder che appoggia la proposta austriaca. Ma Roma è critica e il cancelliere Kurz fa una parziale retromarcia: nessun atto unilaterale.
Nel momento in cui BOLZANO da Roma si alzano ulteriori critiche verso l’Austria per l’esternazione sulla doppia cittadinanza agli altoatesini di lingua tedesca e ladina, dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz arriva quella che ai più sembra una retromarcia.
La giornata ieri era iniziata con il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro che, ospite al programma «La radio ne parla» non era stato tenero con Vienna: «È tipico dell estrema destra provocare e noi non dobbiamo cadere nelle provocazioni — ha detto Giro — la posizione italiana è che questa proposta tratta di una scelta su base nazionalista ed etnica e ciò è assolutamente contrario alle Costituzioni dei due stati e ai trattati europei. Quindi tutto va ridimensionato. E a me preoccupa anche che i populismi inizino a giocare un po’ troppo con le frontiere e con la sovranità come è successo per la Catalogna. Questo è un pericolo a cui dobbiamo stare molto attenti».
Poi appunto sono arrivate le parole di Kurz: «Con Roma abbiamo eccellenti contatti». è stato l’esordio. Poi il cancelliere ha spiegato che nel proporre la doppia cittadinanza si sarebbe «venuto incontro ad un desiderio dei sudtirolesi». Quindi che si fa? Si insiste? La risposta del giovanissimo leader dell’Övp non poteva che essere ulteriormente diplomatica: «La questione sarà certamente chiarita in modo positivo».
Intanto, l’altro sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova — che nei giorni scorsi era stato molto critico verso Vienna — è sollevato: «L’idea del governo Kurz-Strache era quella di concedere “in massa” la cittadinanza austriaca alla comunità di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige — spiega — ora Kurz fa marcia indietro rispetto a quella decisione unilaterale e questo è positivo, anche perché c’è un punto politico: quella misura, per come è stata proposta e da chi è stata proposta, è tutt’altro che europeista. Risponde piuttosto a un’idea etnonazionalista, disgregativa dell’Europa e perfino della comunità tedesca dell’Alto Adige, che è un benchmark mondiale di convivenza di una minoranza in uno Stato».
Infine, la deputata di Forza Italia, Michaela Biancofiore, critica il ministro degli Esteri, Alfano: «Le sue parole, meste e sottotono davanti all’invasione politica dell’Austria su una porzione dello Stato italiano, danno la misura dei limiti e dell’autolesionismo dei governi di sinistra — spiega — ora convochi subito l’ambasciatore austriaco, o si dimetta».
Il fronte interno Biancofiore censura Alfano: «Toni dimessi, chiami l’ambasciatore o si dimetta subito»