Accordo di Milano, ripartiti cento milioni
Ai Comuni confinanti quasi metà della somma. Fondi per Conservatorio e Lub
La giunta provinciale ha deciso come impegnare i 100 milioni di euro annui previsti dall’Accordo di Milano per concorrere al risanamento del deficit nazionale. «Si tratta di spese che vengono effettuate dalla Provincia sul territorio — ha ricordato il presidente Kompatscher — in modo da consentire allo Stato di risparmiare». Dal 2010 l’intesa siglata a Milano prevede infatti, tra le altre cose, il concorso della Provincia al conseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà dello Stato, che si concretizza attraverso l’assunzione di deleghe o funzioni statali, di oneri connessi a servizi dello Stato in Alto Adige e il finanziamento di iniziative nei Comuni confinanti. Per il 2017 i cento milioni di euro sono così suddivisi: 40 milioni di euro a favore di progetti presentati da Comuni di Veneto e Lombardia confinanti con l’Alto Adige; 20 milioni per gli oneri di servizio delle trasmissioni in lingua tedesca e ladina della sede Rai di Bolzano (convenzione triennale con la presidenza del consiglio dei ministri e Rai Com Spa). Le altre voci di ripartizione della somma prevedono circa 5 milioni per gli stipendi del personale docente e i costi di funzionamento del conservatorio «Monteverdi» di Bolzano, 2,5 milioni per l’assunzione del contributo statale ai costi di funzionamento della Libera università di Bolzano, 1,1 milioni per le funzioni delegate relative al Tribunale regionale di giustizia amministrativa. «Poco più di 28 milioni, infine, servono per cofinanziare altri servizi di competenza dello Stato svolti sul territorio provinciale come il servizio postale e, a breve, la costruzione del nuovo carcere a Bolzano sud» ha concluso il presidente Kompatscher.